Il designer, scultore e architetto Gaetano Pesce è deceduto a New York il 4 aprile 2024. Noto soprattutto per le opere di design industriale, Pesce è noto per aver sviluppato uno stile estremamente riconoscibile, dove i materiali all’avanguardia si accompagnano a uno stile tondeggiante, colorato, umanizzato e lontano dal minimalismo asettico di matrice americana.
La notizia è arrivata da New York, dove il designer viveva dal 1982. In particolare dal suo account ufficiale Instagram:
“Nel corso di sessant’anni Gaetano ha rivoluzionato il mondo dell’arte, del design, dell’architettura e gli spazi liminali tra queste categorie. La sua originalità e il suo coraggio non sono eguagliati da nessuno. Nonostante i problemi di salute, soprattutto nell’ultimo anno, Gaetano è rimasto positivo, giocoso e sempre curioso. Lascia i suoi figli, la sua famiglia e tutti coloro che lo adoravano. La sua unicità, creatività e messaggio speciale vivono attraverso la sua arte“.
Gaetano Pesce è nato alla Spezia nel 1939 e si è laureato in architettura a Venezia, allo IUAV. Cominciò a lavorare nel design nel 1962, collaborando con importanti aziende come Cassina, Vitra e C&B (ora chiamata B&B Italia), per cui nel 1969 realizzò le poltrone Up. Una serie composta da sette modelli in schiuma di poliuretano flessibile, che rendeva la poltrona elastica e gommosa come un materasso.
Un’intuizione che il designer ha riprodotto in diversi modelli, tutti colorati e giocosi, dalle forme libere e flessibili. Uno stile che ha poi applicato a tante altre creazioni, con vasi a forma di polpi, tavoli millepiedi, lampade con le orecchie, tavolini a forma di uomo a quattro zampe, divani con tramonti incorporati (Sunset in New York, 1980), il divano Giullare, un tavolino simile a un paesaggio acquatico. Ma anche a un edificio, l’Organic building a Osaka, in Giappone, con la facciata ricoperta di vasi e un sistema di drenaggio e irrigazione, simile a un giardino verticale.
Molte sue opere sono esposte in importanti musei di tutto il mondo, tra cui il MoMA e il Met di New York e il Victoria and Albert Museum di Londra e il Centre Pompidou a Parigi. Anche durante il Fuorisalone di Milano di quest’anno, alla Pinacoteca Ambrosiana, è in programma una mostra monografica con una trentina di opere, Nice to see you; e un’installazione monumentale L’uomo stanco, un’installazione monumentale che parla della stanchezza etica di cui soffre il cosiddetto “sesso forte”.
