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MASI Lugano: le mostre da vedere questa estate

Veduta dell’allestimento “Shahryar Nashat. Streams of Spleen”, MASI Lugano, 2024 F oto © MASI Lugano , fotografo Luca Meneghel
Veduta dell’allestimento “Calder. Sculpting Time,” MASI Lugano, Svizzera. Foto Luca Meneghel © 2024 Calder Foundation, New York / Artists Rights Society (ARS), New York
L’estate 2024 al MASI di Lugano si preannuncia un periodo di vibrante attività culturale, con una serie di mostre che celebrano la transmedialità dell’arte. Tra le varie esposizioni, spicca la mostra «Calder. Sculpting Time», una monografica dedicata ad Alexander Calder visitabile fino al 6 ottobre, che promette di essere uno degli eventi più significativi dell’anno.

Calder, noto per aver introdotto il movimento in una forma d’arte tradizionalmente statica come la scultura, ha esteso questo medium oltre il visivo, nella dimensione temporale, trasformando il modo in cui interagiamo con l’arte.

La mostra, che si avvale di importanti collezioni pubbliche e private internazionali, tra cui la Calder Foundation di New York, presenta oltre 30 capolavori dell’artista creati tra il 1931 e il 1960. Questo ampio corpus di opere esplora l’impatto profondo e trasformativo di Calder, delineando lo sviluppo di un linguaggio formale e scultoreo innovativo.

Concepita come uno spazio aperto e libero da pareti, la mostra offre al pubblico l’opportunità di ammirare opere che vanno dalle prime astrazioni o sphériques di Calder fino a una magnifica selezione di mobiles più recenti, stabiles e standing mobiles di varie dimensioni. In mostra sarà inoltre presentata una selezione di constellations del 1943, sculture realizzate in legno e filo metallico, leggere e variabili al passaggio della luce, che riflettono la fugacità del tempo.

Veduta dell’allestimento “Shahryar Nashat.Streams of Spleen”,MASI Lugano, 2024 Foto © MASI Lugano, fotografo Luca Meneghel

Oltre a Calder, il MASI di Lugano offre un programma che presenta svariate mostre estive tra cui «Streams of Spleen» di Shahryar Nashat fino al 18 agosto. Per l’occasione, l’artista ha trasformato radicalmente la sala ipogea del museo con un progetto site-specific che crea un ambiente multisensoriale unico e coeso. Un lavoro che pone il corpo umano al centro, esplorandone le percezioni e rappresentazioni attraverso video, sculture e installazioni che evocano emozioni e stati d’animo complessi. Il fulcro della mostra è il nuovo video «Warnings» (2024), integrato in una struttura centrale e trasmesso su una grande parete di schermi. Il video presenta animali filmati, disegnati digitalmente o creati con l’intelligenza artificiale, suscitando una sensazione di vigore e inquietudine, accentuata da una colonna sonora che passa da ansimi affannosi a musica elettronica dai battiti accelerati. 
La mostra esplora il corpo umano nei suoi limiti e possibilità, presentandolo come un oggetto concreto e materiale in un’epoca digitalizzata.

Monika Emmanuelle Kazi. Le souper interrompu, 2024. Veduta dell’allestimento “Monika Emmanuelle Kazi. Mimesis of Domesticity”. MASI Lugano, 2024. Ph. Sabrina Montiglia. Credits: MASI Lugano

Con «Mimesis of Domesticity» di Monika Emmanuelle Kazi, vincitrice del Bally Artist Award 2024, fino all’11 agosto la storica Sala Mattoni si trasforma in un interno domestico, utilizzato come espediente per esplorare memorie personali e la storia coloniale. L’allestimento include objets trouvé incisi con immagini di corpi e scene di vita. 
L’opera esplora l’identità, la memoria e le dinamiche storiche e politiche, con un focus sul corpo umano e sulle sue percezioni.

In ultima istanza, notifichiamo l’esposizione «Faccia a faccia» di Ernst Scheidegger, con cui il MASI ha aperto la stagione 2024 e che sarà visibile fino al 21 luglio. Il fotografo svizzero, internazionalmente noto per i suoi ritratti di artisti, cattura l’essenza del dopoguerra. Il percorso espositivo mostra l’evoluzione stilistica di Scheidegger, dai forti contrasti luminosi dei primi lavori alle composizioni eleganti dei ritratti d’artista, con i quali dialoga in mostra attraverso una selezione di opere d’arte.


Veduta dell’allestimento “Faccia a faccia. Giacometti, Dalí, Miró, Ernst, Chagall.
Omaggio a Ernst Scheidegger” © MASI Lugano, foto: Alfio Tommasini

L’estate al MASI di Lugano promette di essere un’esperienza indimenticabile per gli amanti dell’arte. Con «Calder. Sculpting Time» come punta di diamante, il museo offre un programma ricco e variegato che celebra la creatività e l’innovazione artistica.

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