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Zahi Hawass contro Martin Kemp: (ancora) battaglia per la Gioconda

Monna Lisa al Louvre PHOTO ANTOINE BOUREAU/HANS LUCAS/AFP VIA GETTY IMAGES
Monna Lisa al Louvre.
PHOTO ANTOINE BOUREAU/HANS LUCAS/AFP VIA GETTY IMAGES
La disputa sulla proprietà della Gioconda continua a tenere banco nel mondo dell’arte. Dopo le recenti dichiarazioni dell’archeologo Zahi Hawass, che aveva annunciato l’intenzione di lanciare una campagna per il rientro del capolavoro di Leonardo da Vinci in Italia, arriva la ferma risposta di uno dei massimi esperti dell’artista.

Martin Kemp, storico dell’arte britannico e rinomato esperto di Leonardo da Vinci, ha recentemente smentito fermamente l’idea che la Gioconda sia stata rubata dai francesi, una teoria sostenuta dagli italiani per secoli.

Le dichiarazioni di Kemp arrivano in seguito alle notizie della scorsa settimana, secondo cui l’archeologo egiziano Zahi Hawass avrebbe promesso il suo sostegno all’Italia in caso di una richiesta formale di restituzione della Gioconda. Hawass aveva annunciato l’intenzione di contattare il ministro della Cultura italiano, Gennaro Sangiuliano, affermando: “Deve tornare in Italia”.

Il Louvre, che da secoli ospita la Gioconda e attira milioni di visitatori ogni anno, ha respinto categoricamente queste richieste. Il museo parigino, chiuso temporaneamente per le cerimonie di apertura delle Olimpiadi, ha ribadito che il dipinto non si è mosso di un centimetro e che è pronto ad accogliere nuovamente i visitatori.

La presenza della Gioconda al Louvre non è sempre stata accettata senza polemiche. Nel 1911, l’italiano Vincenzo Peruggia rubò il quadro con l’intento di riportarlo in Italia. Il suo piano fallì grazie all’intervento del direttore delle Gallerie degli Uffizi, che riconobbe l’opera e avvisò la polizia.

Peruggia credeva che la Francia avesse sottratto la Gioconda all’Italia. Tuttavia, Kemp ha confutato questa tesi, spiegando che, nonostante i dettagli dell’acquisizione siano “complicati”, è certo che il re francese Francesco I possedeva l’opera almeno dalla metà del XVI secolo. Il sovrano francese era un patrono di Leonardo, che trascorse gli ultimi anni della sua vita in Francia.

Kemp ha anche sollevato la questione della nazionalità di Leonardo: “L’eredità di Leonardo è fiorentina o milanese? Non è esattamente romana, ma c’è una forte dimensione francese, e i francesi ne hanno di più”.

Il dibattito sulla Gioconda continua, con posizioni contrapposte che alimentano la discussione sul patrimonio culturale e la sua appartenenza.

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