A Palazzo Grassi, Pinault Collection dedica un grande progetto espositivo all’artista franco-italiana Tatiana Trouvé (nata nel 1968 a Cosenza, in Italia), a cura di Caroline Bourgeois, conservatrice capo presso la Pinault Collection, e James Lingwood, curatore indipendente ed ex co-direttore di Artangel. Concepita in stretta collaborazione con l’artista, questa monografica – la più grande mostra personale di Tatiana Trouvé mai presentata e la sua prima grande esposizione in Italia – è la risposta ambiziosa e complessa all’invito carte blanche che la Pinault Collection rivolge ai protagonisti dell’arte contemporanea internazionale. Gli spazi di Palazzo Grassi sono il punto di partenza per la creazione di nuove sculture, di un insieme di disegni di grandi dimensioni e di installazioni site-specific, presentati in dialogo con opere dell’ultimo decennio, che, insieme, propongono diverse prospettive attraverso i mondi di Tatiana Trouvé. La mostra si arricchisce inoltre di importanti opere provenienti dalla Pinault Collection, da musei internazionali e da collezioni private, oltre che dall’archivio dell’artista.
La costellazione di opere di Tatiana Trouvé che occupano i tre piani di Palazzo Grassi accompagna il visitatore tra mondi interiori ed esteriori in cui convergono sogni, ricordi e visioni. Immagini e oggetti appaiono e riappaiono in spazi e scenari diversi, passando da due a tre dimensioni e viceversa. Avanzando ed arretrando tra un passato ante-umano, un presente turbolento e un futuro speculativo, Tatiana Trouvé invita i visitatori a entrare in un affascinante labirinto spaziale, temporale e mentale.
La mostra di Tatiana Trouvé a Palazzo Grassi fa parte del ciclo di esposizioni monografiche che la Pinault Collection dal 2012 dedica ai maggiori artisti contemporanei, accanto alle mostre tematiche. La Pinault Collection ha presentato il lavoro di Tatiana Trouvé in occasione di numerose esposizioni tra cui “Elogio del dubbio” (Punta della Dogana, 2011-13), “Debout !” (Couvent des Jacobins, 2018), “Luogo e Segni” (Punta della Dogana, 2019), e, più di recente, “Ouverture” (Bourse de Commerce, 2021-22).