L’eleganza e l’arte della mise en place è in asta da Cambi, a Genova, il 14 novembre 2024. L’Art de la Table presenta 421 oggetti per la tavola tra porcellane, argenteria e oggetti d’arte decorativa senza tempo.
Da mangiare, ma con gli occhi, la tavola che Caa L’Art de la Table. A partire dal servizio “Grüner Weinkranz” (stima 7-9 mila euro), prodotto dalla manifattura Meissen nel XX secolo in 286 pezzi e rifinito con dettagli in oro, impreziosito dal celebre motivo decorativo a “foglia di vite”, introdotto nel 1817 dal pittore Johann Samuel Arnhold. Il servizio, composto da 286 pezzi e rifinito con dettagli in oro, rappresenta una delle opere più iconiche di Meissen.
Dalla Manifattura Cozzi di Venezia, risalente al 1780, proviene un altro servizio da tavola: 59 pezzi decorato con motivi floreali policromi e profilato in oro (stima 8-12 mila euro). Dalla laguna a Parigi, con il servizio da tavola della Manifattura Sèvres (stima 8-12 mila euro), in cui spiccano le porcellane, decorate da un pittore indipendente richiamando l’opulenza delle grandi tavole francesi. Come fa anche il sontuoso servizio da tavola della Manifattura Denuelle di Parigi (stima 8-12 mila euro), datato tra il 1819 e il 1852, composto da 135 pezzi decorati con rami fioriti in policromia e filettature dorate, evocando le linee sobrie e raffinate del tardo stile Impero.
Tornando in Italia, ecco il set di ventisei piatti in argento della rinomata argenteria milanese Broggi (stima 10-12 mila euro), realizzati nella prima metà del XX secolo. I piatti, in argento fuso, sagomato e finemente cesellato, presentano un bordo mistilineo ornato con eleganti motivi a rocaille, nervature e conchiglie. Presenta il caratteristico motivo architettonico ispirato agli edifici palladiani di Vicenza, che unisce rigore classico e linee arrotondate, invece, il raro servizio da tavola “Palladiana” disegnato da Piero Fornasetti e prodotto dalla Manifattura Rosenthal tra il 1970 e il 1979 (stima 14-15 mila euro).
E ancora un monumentale servizio di posate della Maison Odiot di Parigi, composto da 373 pezzi in argento cesellato e dorato, uno degli esempi più importanti della produzione orafa francese del XIX secolo, con la collaborazione dell’argentiere Jean Gravigne. Conservato nelle sue cassette originali in legno di quercia e decorato con eleganti dettagli rocaille, il servizio ha una stima di 18-20 mila euro.
A concludere le segnalazioni, un maestoso surtout de table francese in bronzo dorato e cristallo molato (stima 30-40 mila euro), datato XIX secolo e composto da candelabri e alzate scolpite con figure mitologiche, tralci di vite e cornucopie che evocano una suggestiva arcadia allegorica di felicità e abbondanza.