Ligabue, De Chirico, Balla e Guttuso tra i protagonisti dell’asta di arte moderna e contemporanea che Pandolfini esiterà il 17 dicembre 2024 a Milano.
Si torna sempre dove si è stati bene. A voi il semplice impegno di adattare la metafora come meglio preferite: è Ligabue a tornare da Pandolfini o Pandolfini che si rivolge di nuovo a Ligabue? In ogni caso, l’evidenza che emerge dal catalogo di arte moderna e contemporanea è che la fortunata combinazione, che a giugno 2024 aveva portato a un nuovo record per il pittore con la vendita di Lotta di galli per 473.6 mila euro, verrà riproposta il 17 dicembre a Milano.
La maison riprova il colpo con un olio su faseite, Rapace con preda, stimato 80-150 mila euro. L’opera, autenticata da Sergio e Francesco Negri e che riporta una dedica sul retro, si affianca a un altro soggetto iconico di Ligabue, Autoritratto. Datata 1957, è proposta in asta con una stima di 50-80 mila euro. Del pittore anche Vaso di fiori, un quadretto di dimensioni ridotte stimato 12-20 mila euro e la scultura del 1950 Testa di tigre in bronzo (stima 10-18 mila euro), di cui va all’asta anche la terracotta originale valutata 4-7 mila euro.
Tra le opere dei maestri del ‘900, poi, l’olio Nella luce del tramonto di Balla, all’incanto con una stima di 30-50 mila euro, insieme alla Baccante di Giorgio De Chirico (40-60 mila euro) e La grande tovaglia bianca di Renato Guttuso (35-60 mila euro). È del pittore veneziano Gino Rossi, invece, Lo Scoglio del Grand-Bé, olio su tela del 1910 ca. stimato 15-25 mila euro.
Capitolo futurista rappresentato da L’Altissimo d’autunno di Thayaht del 1929 (stima 10-15 mila euro) e dal Libro imbullonato Dinamo Azari/Depero Futurista di Fortunato Depero. Realizzato nel 1927, è un’opera straordinaria e un esempio emblematico della fusione tra arte, design e innovazione tecnologica tipica del Futurismo. Stima 15-25 mila euro. In campo internazionale segnaliamo Family, Maquette for corner sculpture di Henry Moore (stima 18-24 mila euro) e Peter Beard con la busta da lettera decorata da china, acquerello, penne colorate e timbri postali (20-40 mila euro) indirizzata a Matthew Riva, direttore creativo e amico di lunga data del fotografo, dalla cui collezione privata proviene quest’opera.