Curatrice indipendente attenta ai diversi linguaggi dell’arte contemporanea, Lamonea succede nella direzione a Stefano Raimondi
“Immagino un futuro per ArtVerona in cui la fiera continui a essere una piattaforma di riferimento per il mercato dell’arte. Ma che spontaneamente si affermi come un luogo di trasformazione culturale, realizzando un’organica coesione tra tutte le sue parti“. Queste le prime parole di Laura Lamonea, all’annuncio della sua nomina a nuova direttrice artistica di ArtVerona per il prossimo triennio. La fiera d’arte moderna e contemporanea scaligera, che nel 2025 festeggerà i suoi vent’anni, andrà in scena dal 10 al 12 ottobre a Veronafiere.
La nuova direttrice è stata individuata da una commissione composta da Romano Artoni, Vicepresidente di Veronafiere, Ilaria Bonacossa, Critica d’arte e Direttrice di Palazzo Ducale a Genova, Armando Di Ruzza, Responsabile Area B2C Veronafiere, Silvia Evangelisti, Storica dell’arte e Giorgio Fasol, Collezionista.
Approccio multidisciplinare
Una “curatrice indipendente attenta ai diversi linguaggi dell’arte contemporanea e ideatrice di progetti sperimentali e innovativi”, come l’ha presentata Federico Bricolo, Presidente di Veronafiere S.p.A. “Abbiamo scelto il progetto di Laura Lamonea per la volontà di creare, attraverso un approccio multidisciplinare, un dialogo costruttivo con le pratiche artistiche italiane. Aprendosi ad esperienze internazionali capaci di creare nuove stimolanti sinergie“, ha commentato la commissione.
Lamonea, che succede nella direzione a Stefano Raimondi, ha fondato nel 2010 il progetto Video Sound Art a Milano, festival di arte contemporanea e centro di produzione.Per VSA ha collaborato con artisti quali Haig Aivazian, Yuri Ancarani, Evangelia Kranioti, Rania Stephan, Mika Rottemberg, e costruito screening e progetti espositivi con opere di David Claerbout, Cyprien Gaillard, Camille Henrot, Pierre Huyghe, Hito Steyerl. Nel 2018 ha curato Mine, mostra personale di Ali Kazma presso l’Ex Albergo Diurno Venezia a Milano e ha co-curato la mostra Talpe tra gli eventi collaterali di Manifesta 12 di Palermo. Ha curato nel 2021 la mostra Gestus presso il Teatrino di Palazzo Grassi a Venezia. Nel 2023 ha condotto una ricerca sulle opere video presso l’archivio del Centre National des Arts Plastiques (CNAP) di Parigi.