
Nature Morte (Contraste de formes) di Fernand Léger (1881-1955) è il lotto di punta dell’asta di arte moderna e contemporanea che Aste Bolaffi ha in programma il 13 maggio 2025 a Torino.
Sono più di sessant’anni che Nature Morte (Contraste de formes) di Fernand Léger non fa la sua comparsa sul mercato. Appartenuta alle famose collezioni milanesi Frua e Jucker, furono questi ultimi nel 1962 a proporre l’opera in vendita, per l’ultima volta, attraverso la casa d’aste Brera (oggi non più attiva). In generale, per soggetto e componente cromatica, spesso assente in questo tipo di opere, il dipinto è uno dei pochi del suo genere a passare in vendita.
Anche perché, a certificare la valenza museale dell’opera, altri lavori della stessa serie sono conservati nelle collezioni permanenti dei più importanti musei del mondo, tra cui, solo per citarne alcuni, il Guggenheim e il Moma a New York, la National Gallery a Washington, il Centre Pompidou a Parigi, la Tate Modern a Londra e il Thyssen-Bornemisza a Madrid.
A maggio l’opera tornerà eccezionalmente nella disponibilità dei collezionisti, almeno per lo spazio dell’asta che Bolaffi dedicherà all’arte moderna e contemporanea. Stimata 800 mila-1,2 milioni di euro, Nature Morte (Contraste de formes) è stata realizzata tra il 1913 e il 1914, biennio in cui Léger mise a punto la sua personale e distintiva interpretazione del Cubismo.
Una gouache e cartoncino su carta riportati su tavola appartenente al ciclo dei Contrasti di forme, come evocato dal titolo del lavoro, che misura 62,50cm x 45cm. A certificarne l’autenticità gli attestati del Museo Fernand Léger di Biot (Francia) e del Comité Léger di Parigi; libera circolazione garantita invece dalla licenza di esportazione rilasciata dal ministero italiano della Cultura.
Via libera dunque a collezionisti per aggiudicarsi un elemento fondamentale di una serie rivoluzionaria come Contrasti di forme. Nature Morte (Contraste de formes) è infatti un’opera cruciale per lo sviluppo del Cubismo e la nascita dell’arte astratta, dove attraverso la giustapposizione di forme geometriche elementari, come cilindri e blocchi, e colori primari, Léger esaspera la visione cubista spingendola verso l’astrazione pura, così da rappresentare la frenesia della vita moderna.