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Biennale Arte 2026, Svizzera e Paesi Nordici annunciano gli artisti

Padiglione della Svizzera. © Samuele Cherubini
Klara Kristalova, Benjamin Orlow, Tori Wrånes. Credits: Finnish National Gallery / Pirje Mykkänen
La Svizzera e i Paesi Nordici hanno svelato i nomi degli artisti che rappresenteranno le rispettive nazioni alla Biennale di Venezia 2026 (9 maggio – 22 novembre 2026). E il puzzle si fa sempre più completo

La Svizzera sarà rappresentata da sei operatori culturali selezionati attraverso un bando aperto. Il progetto, intitolato The Unfinished Business of Living Together, analizzerà le dinamiche di tolleranza, appartenenza e divisione sociale. Il collettivo è composto da Gianmaria Andreetta – Scrittore e artista con base nei Paesi Bassi, Luca Beeler – curatore e ricercatore, Nina Wakeford – artista e sociologa, docente alla Goldsmiths, University of London, Miriam Laura Leonardi – artista che esplora i codici sociali con una prospettiva femminista e ironica e Lithic Alliance – collettivo artistico fondato nel 2020 da Daniel V. Keller e Yul Tomatala, che ha studiato fotografia all’Ecole cantonale d’art de Lausanne.

L’installazione prenderà spunto da un episodio del 1978 del programma televisivo svizzero Telearena, in cui persone queer discutevano il proprio orientamento sessuale con un pubblico conservatore. La Svizzera partecipa alla Biennale d’Arte di Venezia dal 1920 e dal 2012 il suo padiglione ai Giardini della Biennale è gestito dalla Fondazione svizzera per le arti Pro Helvetia.

Padiglione della Svizzera, Giardini della Biennale, Venezia. © Samuele Cherubini

Il Padiglione Nordico, condiviso dal 1962 da Norvegia, Svezia e Finlandia, ospiterà le opere di tre artisti: Klara Kristalova (Repubblica Ceca/Svezia) – scultrice specializzata in ceramica, crea opere che evocano crudezza, vulnerabilità e umanità; Benjamin Orlow (Finlandia) – artista che lavora con scultura, video e installazioni, esplorando temi come solitudine e metamorfosi; Tori Wrånes (Norvegia) – vocalist e artista transmediale che utilizza suoni, costumi e scenografie oniriche per creare nuove narrazioni.

Curata da Anna Mustonen, curatrice capo del Museo d’Arte Contemporanea Kiasma di Helsinki, la mostra intreccerà mitologie nordiche e tematiche globali, affrontando temi come identità, sopravvivenza culturale e uguaglianza di genere.
La partecipazione nordica è commissionata dal Kiasma, in collaborazione con il Moderna Museet (Svezia) e l’OCA – Office for Contemporary Art Norway, con il sostegno della Fondazione Saastamoinen, attiva nel finanziamento di progetti artistici e scientifici.

Padiglione dei Paesi Nordici (durante la 59° Biennale Internazionale d’arte The Milk of Dream). Foto: Marco Cappelletti Courtesy: La Biennale di Venezia

 

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