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Il 2024 è “crollo storico” per l’arte decorativa nelle aste internazionali

La più antica tavoletta in pietra raffigurante i Dieci Comandamenti sarà messa all'asta il 18 dicembre. Foto per gentile concessione di Sotheby's.
La più antica tavoletta in pietra raffigurante i Dieci Comandamenti sarà messa all’asta il 18 dicembre. Courtesy of Sotheby’s.
Il 2024 sarà ricordato come un anno difficile per il mercato dell’arte decorativa. Un settore da sempre sinonimo di lusso e raffinatezza – che include gioielli, borse, mobili, orologi e oggetti di design – ha visto sfumare il suo splendore.

Le vendite all’asta nel 2024 sono infatti crollate del 42% rispetto all’anno precedente, fermandosi a 3,3 miliardi di dollari, il dato più basso registrato nell’ultimo decennio. Ma non è solo il volume d’affari a preoccupare. Anche il valore medio delle opere vendute è sceso vertiginosamente: con un calo del 39,5%, il prezzo medio per un pezzo di arte decorativa si è attestato a 13.010 dollari, il minimo storico dal 2014.

Tra i colossi delle aste, Sotheby’s mantiene un leggero vantaggio su Christie’s, con uno scarto di appena 72,9 milioni di dollari. Una competizione serrata, ma su un terreno decisamente meno florido rispetto agli anni d’oro.

François-Xavier Lalanne , Bar Ippopotame (1986). Courtesy of Sotheby’s.

A livello geografico, il podio della vendita di arti decorative vede l’Europa in testa con 1,3 miliardi di dollari, seguita da Asia (1 miliardo) e Nord America, che nonostante la sua leadership nel mercato delle belle arti, si ferma al terzo posto in questa categoria con poco più di 898 milioni di dollari.

Il dato sulle opere effettivamente vendute non è stato reso noto, ma l’andamento generale sembra parlare chiaro: il collezionismo di alta gamma sta vivendo una fase di transizione. I grandi acquirenti stringono la cinghia, i gusti evolvono, e il fascino dell’oggetto raro – per ora – sembra meno scintillante del solito.

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