
La stagione delle aste primaverili a New York continua a riflettere un mercato in fase di assestamento. In particolare, la serata del 13 maggio da Phillips New York, dedicata all’arte moderna e contemporanea, ha segnato un chiaro rallentamento del mercato. Con un incasso complessivo di 52 milioni di dollari, l’asta ha visto un calo netto del 40% rispetto all’anno scorso, quando la medesima vendita aveva totalizzato 86 milioni. Un dato che, pur centrando la stima pre-asta, è stato influenzato dal mancato acquisto di cinque lotti e dal ritiro anticipato di altri quattro.
In una serata segnata da incertezze, sono cinque i record d’asta stabiliti, tutti, significativamente, da artiste donne e un solo artista uomo. Tra loro spicca Ilana Savdie, giovane pittrice oggi in mostra al White Cube di New York, la cui opera Imperial diet, y otros demonios (2021) ha raddoppiato la stima alta, raggiungendo i 229 mila dollari. Anche Kiki Kogelnik ha raggiunto un nuovo record con un dipinto del 1973 aggiudicato a 356 mila dollari, più del doppio della stima minima.
Prestazione brillante per Olga de Amaral, che ha superato abbondantemente il proprio record precedente con un’opera tessile venduta a 1,17 milioni di dollari (contro una stima massima di 500 mila), e per Grace Hartigan, la cui tela del 1959 The Fourth ha toccato quota 1,17 milioni. Infine, James Turrell, unico uomo tra i record, ha visto la sua scultura luminosa Ariel (2022) raggiungere i 660 mila dollari, superando di misura il precedente primato.
Nonostante l’attenzione crescente per artiste emergenti, sono stati i nomi consolidati a raggiungere le cifre più alte. Il lotto più importante della serata è stato un Untitled (1984) di Jean-Michel Basquiat, venduto a 6,6 milioni di dollari. Seguono Ed Ruscha con un dipinto a 4,9 milioni e una scultura di Donald Judd aggiudicata per 4,3 milioni. I tre lotti insieme hanno generato 15,8 milioni, superando di oltre il 25% la stima totale prevista per essi (12,5 milioni).
Buoni risultati, ma senza superare le stime, per altri grandi artisti. Jeff Koons ha visto una sua scultura venduta appena sopra il milione di dollari, mentre un’opera di David Hockney, The Twenty-Sixth VN Painting (1992), ha raggiunto 2,7 milioni, rientrando nella stima di 2,5–3,5 milioni. Altri lotti di nomi storici hanno avuto meno fortuna: Frank Stella, Richard Prince, Le Corbusier e George Condo non sono stati venduti, mentre opere di Robert Indiana e Jasper Johns sono state addirittura ritirate prima dell’inizio dell’asta.














