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Due cuori e una capanna. Daniele Ratti a Napoli

Casa Guidi, Firenze, Italia, Marzo 2020, credit © Daniele Ratti Casa Guidi, Firenze, Italia, Marzo 2020, credit © Daniele Ratti
Casa Guidi, Firenze, Italia, Marzo 2020, credit © Daniele Ratti
Casa Guidi, Firenze, Italia, Marzo 2020, credit © Daniele Ratti, in mostra a Napoli
Il progetto presentato a Napoli mette insieme fotografia e architettura focalizzando l’abitare come gesto di amore

Nel 1951 Le Corbusier quando disegna Le Cabanon, una piccola casa su un lembo di roccia tra Montecarlo e Roquebrune-Cap-Martin, la dona a sua moglie Yvonne come dichiarazione di amore. E diventa il loro rifugio intimo per tutte le estati fino al 1965, quando il grande maestro muore nelle acque del mare della Costa Azzurra. Casa Jodice a Posillipo non porta la firma di un architetto famoso ma è la casa che hanno costruito a Napoli Mimmo e Angela Jodice. Ed è studio, archivio, rifugio e un luogo d’arte e d’amore. E La Cupola a Costa Paradiso in Sardegna è una testimonianza intima e suggestiva della storia d’amore tra Michelangelo Antonioni e Monica Vitti.

 

Casa Cortázar, Parigi, Francia, Febbraio, 2020, credit © Daniele Ratti
Casa Cortázar, Parigi, Francia, Febbraio, 2020, credit © Daniele Ratti

Ecco tre esempi delle 16 storie straordinarie del progetto fotografico Due cuori e una capanna, con le fotografie di Daniele Ratti e con la curatela di Benedetta Donato, alle Gallerie d’Italia a Napoli, museo di Intesa Sanpaolo (fino al 14 settembre 2025). È la costruzione di una narrazione romantica e colta, un percorso emozionale che rivela con pudore ed estrema raffinatezza l’abitare come gesto di amore.

 

Casa Macaluso – Mailander, Castelnuovo Berardenga, Italia, Ottobre 2020, credit © Daniele Ratti
Casa Macaluso – Mailander, Castelnuovo Berardenga, Italia, Ottobre 2020, credit © Daniele Ratti

E l’architettura come custode della memoria affettiva. “Daniele Ratti delinea un itinerario in cui l’architettura si intreccia con il vissuto di personaggi celebri e di altri meno noti. L’habitat interno, preziosamente custodito tra le mura delle case, diviene contemporaneamente contesto e scenografia per la rappresentazione di spazi fisici e intimi”, sottolinea Benedetta Donato.

 

Casa Museo Einar Jónsson, Reykjavík, Islanda, Agosto 2022, credit © Daniele Ratti
Casa Museo Einar Jónsson, Reykjavík, Islanda, Agosto 2022, credit © Daniele Ratti
Vissuti emotivi

Tra dimore celebri e spazi sentimentali, inaspettati e nascosti, espressione profonda di vissuti emotivi, l’esposizione allestita nelle sale di via Toledo presenta 42 fotografie corredate da note preziose. Piccoli racconti che aggiungono alle immagini un tocco poetico.

 

Le Cabanon – Le Corbusier, Cap Moderne, Roquebrune-Cap-Martin, Francia, Settembre 2024, credit © Daniele Ratti
Le Cabanon – Le Corbusier, Cap Moderne, Roquebrune-Cap-Martin, Francia, Settembre 2024, credit © Daniele Ratti

Ma qual è l’origine di questo lavoro? “Nasce nel 2019 quando Daniele Ratti viene a trovarmi e mi racconta questa sua idea di unire la sua formazione da architetto con la passione per la fotografia con un occhio diverso. Domus o le altre riviste con cui ha lavorato richiedono foto di architettura più classiche, più rigorose e più tradizionali. Ma nei luoghi che ha visitato ha cercato in qualche modo delle tracce. Quelle storie d’amore che si sono realizzate all’interno di queste case e spesso le case sono proprio figlie delle storie d’amore”, dice la curatrice.

 

Casa Museo José Saramago, Lanzarote, Spagna, Febbraio 2023, credit © Daniele Ratti
Casa Museo José Saramago, Lanzarote, Spagna, Febbraio 2023, credit © Daniele Ratti

Il progetto subisce una breve battuta d’arresto con il Covid ma continua fino al 2022 e pian piano nasce un itinerario. Dalla Costa Azzurra con Le Cabanon di Le Corbusier e La Villa di Eileen Gray, personaggio molto contemporaneo, una delle prime donne designer, architette, compagna di Jean Badovici, architetto ed editore di L’Architecture vivante, rivista di architettura, molto all’avanguardia, si sposta a zone e a storie meno conosciute. Come in Kenya a casa di Dodo e Michael Cunningham- Reid.

 

La Cupola, Costa Paradiso, Sassari, Italia, Gennaio 2023, credit © Daniele Ratti Napoli
La Cupola, Costa Paradiso, Sassari, Italia, Gennaio 2023, credit © Daniele Ratti

Spiega Benedetta Donato: “Daniele scova la Dodo’s Tower, questo edificio che nasce a Hyppo Point, una riserva naturale del Kenya dove due giovani visionari europei si impegnano nel recupero di quel territorio e, antesignani della sostenibilità, decidono che in quel luogo sorgerà la loro dimora ma anche una casa per ospitare amici molto selezionati ai quali trasmettere quelli che sono i valori della comunità locale e soprattutto l’obiettivo di preservare la fauna del luogo. O ancora la Casa di Gino e Monica Macaluso – Mailander a Castelnuovo Berardenga. Un omaggio che Daniele ha voluto fare a questo personaggio, un copilota di rally e manager che, per primo, ha creduto nel lavoro di Daniele e gli ha commissionato il suo primo lavoro tanti anni fa”.

 

Villa Clara, Leros, Grecia, Luglio 2020, credit © Daniele Ratti Napoli
Villa Clara, Leros, Grecia, Luglio 2020, credit © Daniele Ratti
In punta di piedi

Ma c’è qualcosa che rende speciale lo sguardo di Daniele Ratti. “Il suo non è uno sguardo voyeuristico”, sottolinea Benedetta Donato “e se, nel caso della Casa di José Saramago a Lanzarote, si tratta di una casa museo e quindi aperta al pubblico, ci sono invece case quasi sconosciute dove si entra in punta di piedi e in qualche modo trasmettono quella sensazione di chi le ha vissute e anche i muri idealmente sembrano parlare. Mi piaceva anche questo suo atteggiamento pacato, nei confronti di un ambiente che in qualche modo oggi viene diffuso, elargito, senza nessun tipo di remora o anche di pudore senza più pensare che la casa è spazio intimo dove si svolge quello che è il nostro mondo interiore”.

 

Villa E-1027 – Eileen Gray, Cap Moderne, Roquebrune-Cap-Martin, Francia, Settembre 2024, credit © Daniele Ratti Napoli
Villa E-1027 – Eileen Gray, Cap Moderne, Roquebrune-Cap-Martin, Francia, Settembre 2024, credit © Daniele Ratti

Daniele Ratti ha scelto di lavorare in pellicola, un procedimento lento e accurato per mantenere fede a un certo tipo di autenticità. “Ma il fine è quello di disegnare la planimetria dell’immaginario emotivo, a partire dagli oggetti concreti che emergono da queste fotografie. Dalla fisicità del reale ci si muove verso una dimensione più impalpabile, che rende possibile immedesimarsi e rivivere esperienze già accadute tra quelle mura, provando la sensazione di sentirsi protetti e allo stesso tempo protesi verso l’ambiente circostante. Perché la casa è il luogo in cui si può non essere visti, ma da cui si vede il mondo”.

 

Casa Jodice, Napoli, Italia, Aprile 2022, credit © Daniele Ratti Napoli
Casa Jodice, Napoli, Italia, Aprile 2022, credit © Daniele Ratti

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