
Fino al 14 settembre la Rocca, Centro per l’Arte Contemporanea di Umbertide presenta una trentina di lavori che testimoniano il percorso di ricerca più recente dell’artista ligure
“La vita, con le sue precarietà, con i suoi equilibri, con i suoi grovigli, deve essere accettata, appunto, con ironia. O, meglio, con autoironia che è l’unico modo per trovare momenti ‘fermi’ e ‘sicuri’”. È questa, secondo Giorgio Bonomi, la “lezione” offerta dalle opere dell’artista Alex Pinna, da cogliere in Umbria, in occasione della sua mostra personale allestita fino al 14 settembre presso la Rocca, Centro per l’Arte Contemporanea di Umbertide. Baci da Umbertide – questo il titolo dell’esposizione, curata dallo stesso Bonomi e da Lara Caccia – presenta una trentina di lavori che testimoniano il percorso di ricerca più recente dell’artista ligure, ma milanese d’adozione.

“Una metafora della non-identificazione del rappresentato”, scrive ancora il curatore, “essendo appunto ‘indefinito’ e quindi ‘universale’, capace di assumere i connotati di tutti, di ‘uno, nessuno e centomila’. Anzi a volte la definizione, come molte situazioni rappresentate, assume valenze ironiche”. Un testo inserito nell’originale busta/catalogo, contenente anche sette cartoline realizzate dall’artista. Nato ad Imperia, Alex Pinna vive e lavora a Milano, dove è direttore e docente della scuola di scultura dell’Accademia di belle arti di Brera. Ha fin da subito orientato la sua produzione sulla scultura ricorrendo a materiali eterogenei quali la corda, il vetro, il bronzo e la ceramica. Qui una galleria di immagini della mostra…



















