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Meeting Art. Report attività primo semestre 2025

Pablo Carrara, Presidente Meeting art

Superata la metà dell’anno, le poche settimane in cui tutto si ferma lasciano spazio a qualche riflessione sull’andamento delle case d’asta in Italia. Posta la fluidità di ogni sistema, il mercato dell’arte sembra stare attraversando una cornice di significativa metamorfosi. In un contesto dove i collezionisti sono restii ad acquistare opere di primissima fascia e le maison timorose a proporle, i meccanismi sembrano starsi riconfigurando secondo logiche meno calcolatorie del passato. Pochi acquisti come investimento o esperimenti, ma proposte calibrate sul pubblico e acquisti motivati da serio interesse personale o artistico. Acume a cui s’accompagna anche un aumento dei volumi e delle tipologie di vendita, nell’ottica di provare a compensare ciò che si lascia indietro con la mancanza di lotti giganti. Che poi, a ben guardare, qualche grande colpo è stato battuto.

Vediamo nel dettaglio come sono andate le singole realtà. Ecco in sintesi il primo semestre 2025 di Meeting Art, attraverso le parole della casa d’aste stessa.

Qual è stato il fatturato del primo semestre 2025?

Il primo semestre 2025 si è chiuso positivamente per Meeting Art, nonostante il clima internazionale molto incerto, con un totale aggiudicato € 21.600.000. Sono state diverse le aste che, grazie ai risultati ottenuti, hanno reso orgogliosi la dirigenza e lo staff della maison Piemontese. Tra le peculiarità di questa prima parte dell’anno, ci sono state sicuramente le cosiddette “Auction night”, ovvero aste infrasettimanali serali, a partire dalle ore 21.00. Una vera chicca proposta ai collezionisti in esclusiva da Meeting Art che ha riscosso un successo in credibile, portando così a sette giorni su sette gli appuntamenti settimanali proposti dalla casa d’aste. 

Quali sono stati i tre top lot?

PETER HALLEY
The border, 2009
115 mila euro 

IMPORTANTE ANELLO
In oro bianco 18 kt, montatura a solitario con diamante ta glio radiant di 10,02 ct colore H, purezza SI2, excellent cut), decoro in diamanti taglio brillante per tot. 0,80 ct
100 mila euro

AUDEMARS PIGUET LIMITED EDITION N. 223/800
Modello Royal Oak Quantieme Perpetuel ref. 25654ST
75 mila euro

Quali sono le aspettative per il secondo semestre 2025? 

Il prossimo semestre ci sarà un faro puntato su Meeting Art, perchè abbiamo ricevuto affidamenti molto importanti relativamente a tutti i dipartimenti. Tutto lo staff dovrà impegnarsi al massimo per valorizzare al meglio gli oggetti e le collezioni ricevute al fine di realizzare delle aste all’altezza. Basti pensare all’asta n. 980: si tratta di 380 di pinti di arte moderna e contemporanea posti all’incanto dal 4 al 12 ottobre 2025. Tra i top lots troviamo un acrilico su tela di Enrico Castellani, al lotto n.83, con base di partenza di € 30.000. Presente anche Agostino Bonalumi con una tela estroflessa e tempera vinilica del 1968; base d’asta € 40.000. Tra i grandi spicca sempre il maestro Giorgio De Chirico che, in un catalogo così prestigioso non poteva mancare: lotto 190, olio su tela “Cavalli” del 1961/62, € 60.000 per entrare in gara. Questo sarà solo il preludio di una seconda parte dell’anno molto intensa che vedrà inoltre Meeting Art allargare il proprio raggio d’azione attraverso referenti presenti in tutta la Penisola, per fornire un servizio di valutazione e di affidamento dei beni sempre più capillare ed efficiente. 

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