
Nel 1984 Pepi fu il primo a denunciare con decisione la celebre burla delle teste falsificate ritrovate nei fossi di Livorno
Carlo Pepi, critico e collezionista d’arte originario di Crespina (Pisa), è scomparso il 23 agosto all’età di 88 anni. Un personaggio celebre per la passione per Amedeo Modigliani e il ruolo di difensore dell’autenticità nel mondo dell’arte. Nel 1984 fu il primo a denunciare con decisione la celebre burla delle teste falsificate ritrovate nei fossi di Livorno, successivamente attribuite ad un gruppo di studenti.
Fondatore della Casa natale di Amedeo Modigliani, trasformò la propria abitazione in una vera e propria casa-museo. Ospitando migliaia di opere che spaziavano dai Macchiaioli a Modigliani e altri artisti contemporanei. Guidò anche la sezione antitruffe di “Art Watch International”, dedicando la sua vita alla tutela del valore autentico dell’arte.
La sua scomparsa è stata accolta con cordoglio dalle istituzioni culturali locali: il sindaco di Livorno e la Giunta Comunale hanno espresso la loro vicinanza alla famiglia, auspicando che la sua vasta collezione possa diventare patrimonio pubblico, come lo stesso Pepi aveva da tempo desiderato.














