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Pioniera della fotografia. Morta l’artista Maria Vittoria Backhaus

Maria Vittoria Backhaus Maria Vittoria Backhaus
Maria Vittoria Backhaus
Maria Vittoria Backhaus
Backhaus, scomparsa oggi all’età di 83 anni, era una delle figure più importanti della fotografia italiana contemporanea

È stata una grande innovatrice. La produzione di immagini è stata per lei l’occasione per una sperimentazione continua. Perché ha sempre lavorato cercando di spostare e allargare i confini della fotografia”. Così lo storico e critico di fotografia Denis Curti ricorda la figura di Maria Vittoria Backhaus, scomparsa oggi all’età di 83 anni nella sua casa di Rocchetta Tanaro. Una delle figure più importanti della fotografia italiana contemporanea, capace di unire reportage, moda e ricerca artistica in un linguaggio ironico, raffinato e sperimentale.

Backhaus inizia la sua carriera nel 1964 collaborando con testate come Tempo Illustrato, ABC e Il Mondo. Per poi passare alla fotografia di moda e still life, sperimentando con colori vivaci, collage, miniature e costruzioni teatrali che trasformano lo scatto in un racconto visivo. Nei suoi lavori convivono reportage urbani, ritratti di personaggi come Caterina Caselli e Carla Fracci. E poi composizioni di oggetti e gioielli, immagini di circhi e concorsi per cani, fotoromanzi e creazioni legate al design. Sempre con uno sguardo personale e innovativo.

 

Maria Vittoria Backhaus: Pullmann. Editoriale Io Donna, Milano 2000

Tra le sue mostre più importanti si ricordano I miei racconti di fotografia oltre la moda al Castello di Casale Monferrato (2023), esposizione antologica che ha ripercorso il suo percorso dagli anni ’70 a oggi. Invidio quelli che ballano è stata allestita all’Alessia Paladini Gallery di Milano, presentata per il Photofestival 2023 con una selezione di 40 fotografie di moda. Del 2017 è la personale alla Galleria STILL di Milano, con circa 30 stampe originali dei suoi reportage più significativi. Mentre un’ampia retrospettiva è organizzata nel 2025 al Brescia Photo Festival presso la Cavallerizza, con oltre 100 fotografie che raccontano il suo viaggio dagli esordi in bianco e nero fino al digitale.

La sua opera testimonia una straordinaria versatilità e un costante desiderio di innovazione. Facendone una pioniera della fotografia che ha saputo attraversare decenni di storia con originalità e coerenza narrativa. “Artista poliedrica, ironica e colta, attenta all’attualità, il suo era un modo unico di interpretare la moda e il design collegandoli sempre alla vita reale“: così la ricorda la gallerista Alessia Paladini

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