
L’artista presenta a Palazzo Citterio un’installazione video digitale che rilegge la volta barocca della Chiesa del Gesù a Roma
“A partire da un accurato studio della volta barocca della Chiesa del Gesù a Roma, l’artista ci invita a rileggere l’opera come palinsesto che si arricchisce continuamente. Delineando una linea di continuità fra patrimonio storico e arte digitale”. Così Maria Paola Borgarino, direttrice del Museo nazionale dell’Arte digitale, delinea il nuovo progetto presentato dall’artista Quayola a Palazzo Citterio a Milano. Un’installazione video che reinterpreta la volta della Chiesa del Gesù a Roma attraverso variazioni algoritmiche. Allestita fino all’11 gennaio 2026 sul grande ledwall al piano terra della struttura della Grande Brera.
Strata #1 – questo il titolo del progetto – inserisce nel programma espositivo sviluppato dalla Pinacoteca di Brera insieme al MNAD, volto a esplorare il rapporto tra patrimonio storico e nuove tecnologie. L’opera, recentemente acquisita dal museo, dissolve codici cromatici e geometrici del barocco romano per rigenerarli in forme astratte e mutevoli. È un continuo processo di trasformazione in cui la tradizione si fa materia viva, aprendo un dialogo tra memoria e futuro, figurazione e astrazione.
Un ponte tra passato e futuro
Quayola propone una riflessione radicale: la tradizione non come immagine fissa, ma come campo aperto a nuove genealogie visive. “L’arte digitale deve essere scritta nel capitolo dell’arte contemporanea”, ha detto Maria Grazia Mattei, direttrice del MEET Digital Culture Center Università di Milano. “Quayola rielabora opere fondamentali del passato facendo risuonare quelle visioni dentro ciascuno di noi in modo originale, come ponte tra arte e tecnologia”.













