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Il coraggio dell’indipendenza. In memoria di Hélène de Franchis

Franco Passalacqua, Il respiro nascosto delle cose. Omaggio a Hélène, Palazzo Oldofredi Tadini Botti, Torre Pallavicina Franco Passalacqua, Il respiro nascosto delle cose. Omaggio a Hélène, Palazzo Oldofredi Tadini Botti, Torre Pallavicina
Franco Passalacqua, Il respiro nascosto delle cose. Omaggio a Hélène, Palazzo Oldofredi Tadini Botti, Torre Pallavicina
Franco Passalacqua, Il respiro nascosto delle cose. Omaggio a Hélène, Palazzo Oldofredi Tadini Botti, Torre Pallavicina
Una grande mostra a Torre Pallavicina, nella bergamasca, celebra il gusto della de Franchis, fondatrice della galleria Studio La Città

Hélène non solo ha inventato uno stile ma anche un metodo”. Bastano queste poche parole di Alberto Fiz, per tratteggiare il profilo di Hélène de Franchis, fondatrice e per decenni anima della galleria Studio La Città di Verona. È lui a curare la mostra Il respiro nascosto delle cose. Omaggio a Hélène, allestita fino al 16 novembre nei magnifici spazi di Palazzo Oldofredi Tadini Botti, a Torre Pallavicina, nella bergamasca. Che il sindaco/artista Antonio Marchetti impreziosisce ogni anno di una prestigiosa esposizione.

La sua capacià è stata quella di sviluppare un approccio indipendente e totalmente autonomo”, dice ancora Fiz della gallerista, scomparsa a 82 anni nel luglio scorso. “Andando alla ricerca del respiro nascosto delle cose. Ovvero quell’aspetto intimo, essenziale, enigmatico e instabile che si ritrova negli artisti che ha scelto durante il suo lungo percorso. Tutto ciò appare evidente in mostra, dove compaiono molti di quegli autori che con lei sono cresciuti e si sono formati. Tutti lontani da ogni stereotipo o da soluzioni scontate”.

 

Il respiro nascosto delle cose. Omaggio a Hélène, Palazzo Oldofredi Tadini Botti, Torre Pallavicina
Il respiro nascosto delle cose. Omaggio a Hélène, Palazzo Oldofredi Tadini Botti, Torre Pallavicina
L’ascolto delle forme

C’è un filo sottile che unisce gli artisti che negli anni hanno incrociato lo sguardo e l’ascolto della de Franchis: una fiducia radicale nella possibilità dell’arte di rivelare ciò che non si mostra. Da Stuart Arends a Gabriele Basilico, Eelco Brand, Luigi Carboni, Vincenzo Castella, Arthur Duff, Anna Galtarossa. E poi Herbert Hamak, Jacob Hashimoto, Emil Lukas, Julia Mangold, Hiroyuki Masuyama, Franco Passalacqua. Personaggi che compongono un percorso che non segue l’uniformità, ma l’ascolto: l’ascolto delle forme, della materia, del ritmo interno delle immagini.

 

Il respiro nascosto delle cose. Omaggio a Hélène, Palazzo Oldofredi Tadini Botti, Torre Pallavicina
Il respiro nascosto delle cose. Omaggio a Hélène, Palazzo Oldofredi Tadini Botti, Torre Pallavicina

In mostra si scoprono affinità elettive tra il segno di luce che si sposta nello spazio di Arthur Duff, nella sua nuova installazione realizzata per l’occasione, e Ivy di Jacob Hashimoto, che sembra librarsi nell’aria”, riprende il curatore. “Ma anche tra le immagini baluginanti di Hiroyuki Masuyama, destinate a modificarsi di fronte al nostro sguardo, e le ultime opere su marmo bianco di Luigi Carboni, ambigui attraversamenti intorno alla storia dell’arte. C’è poi Herbert Hamak con i suoi parallelepidi blu cangianti che s’integrano con i mattoni rossi della chiesetta. E l’omaggio silenzioso di Stuart Arends a Hélène con quelle due opere a quattro mani rosse e grigie dove appaiono le sue impronte, segno indelebile, marchio di fabbrica altamente simbolico”.

Una presenza silenziosa

Ogni opera sembra emanare una presenza silenziosa, come se custodisse una storia trattenuta a bassa voce. Come gli eleganti totem piazzati da Franco Passalacqua nel bellissimo loggiato del palazzo, taciturni guardiani di pertecipate memorie. Si incontrano strutture essenziali e gesti minimi, fotografie che aprono la percezione dello spazio, pitture che oscillano tra visione e dissolvenza. Accumuli di materiali quotidiani trasformati in paesaggi interiori. La lentezza dello sguardo diventa necessaria, quasi un atto.

 

Il respiro nascosto delle cose. Omaggio a Hélène, Palazzo Oldofredi Tadini Botti, Torre Pallavicina
Il respiro nascosto delle cose. Omaggio a Hélène, Palazzo Oldofredi Tadini Botti, Torre Pallavicina

Il Palazzo accoglie il percorso come un organismo vivo: le sale storiche, il cortile, le cantine in mattoni, la piccola chiesa di San Rocco. Gli ambienti non fanno da cornice, ma dialogano. Alcune opere sembrano respirare con l’architettura, altre la contraddicono, altre ancora la sospendono. Nelle cantine, la luce si fa più bassa e il tempo sembra muoversi con un’altra cadenza: installazioni che evocano gesti quotidiani trasformati in rituali, parole proiettate come presenze mobili, pitture ricondotte alla loro essenza luminosa.

Arte che non stupisce

Nella chiesetta, elementi sospesi rispondono alla fragilità delle sue proporzioni, mentre interventi di colore puro scandiscono nuove possibilità dello spazio esterno. Il paesaggio circostante entra nell’esperienza quasi senza che ce ne accorgiamo. Tutti spazi in cui riconoscere l’idea di arte che Hélène de Franchis ha costruito e custodito nel tempo. Un’arte che non chiede di essere spiegata, ma condivisa; che non stupisce, ma insiste; che non urla, ma resta.

 

Il respiro nascosto delle cose. Omaggio a Hélène, Palazzo Oldofredi Tadini Botti, Torre Pallavicina
Il respiro nascosto delle cose. Omaggio a Hélène, Palazzo Oldofredi Tadini Botti, Torre Pallavicina

Ogni scelta fatta da lei porta la sua firma e non c’è nulla che risponda a una logica strumentale o esclusivamente commerciale”, chiosa con ArtsLife Fiz. “Da quando ha aperto la sua prima galleria nel 1969 sino alle sue ultime mostre del 2025, Hélène ha sempre scelto con coraggio il cammino che voleva percorrere senza mai adeguarsi alle mode o al gusto del momento”.

 

Il respiro nascosto delle cose. Omaggio a Hélène, Palazzo Oldofredi Tadini Botti, Torre Pallavicina, il curatore Alberto Fiz
Il respiro nascosto delle cose. Omaggio a Hélène, Palazzo Oldofredi Tadini Botti, Torre Pallavicina, il curatore Alberto Fiz

Il respiro nascosto delle cose. Omaggio a Hélène
Palazzo Oldofredi Tadini Botti, Torre Pallavicina (BG)
Fino al 16 novembre 2025
A cura di Alberto Fiz
www.pianuradascoprire.it

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