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La “Società delle Api” nomina Luca Lo Pinto Direttore Artistico e si sposta a Roma

Silvia Fiorucci e Luca Lo Pinto, Ph. Flavio Scollo
Silvia Fiorucci e Luca Lo Pinto, Ph. Flavio Scollo
La Società delle Api, la fondazione non profit creata da Silvia Fiorucci, compie due mosse strategiche che ne ridisegnano il futuro: la nomina di un nuovo direttore artistico e il trasferimento della sua sede centrale a Roma.

La fondazione, che dal 2018 promuove “lo sviluppo di pratiche collaborative e lo scambio della conoscenza tra diverse discipline, dalle arti visive al design e all’architettura”, fonda la scelta sulla solida esperienza del curatore, maturata in contesti sia istituzionali che indipendenti, in Italia e all’estero. A Lo Pinto sarà affidato il compito di guidare i nuovi sviluppi dell’organizzazione, “orientati ad accrescere la sua comunità internazionale, ad accogliere linguaggi trasversali e a restituire un approccio all’arte poetico, non dogmatico, sperimentale e inclusivo”.

In parallelo, la fondazione sposta il baricentro della sua rete internazionale. Come specificato nel comunicato, Dal 2026, con la conclusione della programmazione dello spazio Le Quai a Monaco, il cuore delle attività della Società delle Api si sposterà in Italia, a Roma. La Capitale diventa così un nuovo, cruciale snodo in una mappa già internazionale, che comprende Palazzo Lezze-Michiel a Venezia, Le Moulin des Ribes a Grasse (Francia), Mount Tamalpais a Megève (Francia), La Porta Rossa a Kastellorizo (Grecia) e la barca a vela d’epoca Suhail, in navigazione nel Mediterraneo. La fondazione, si legge, si prepara a presentare nei primi mesi dell’anno la sua nuova sede romana, uno spazio dedicato a sviluppare, oltre alle residenze, un programma culturale aperto a più discipline e un calendario di mostre che prenderà il via in primavera. Una scelta duplice, la nomina di Lo Pinto e il trasferimento a Roma, che punta su una leadership capace di coniugare rigore curatoriale e sperimentazione trasversale.

Luca Lo Pinto, post “MACRO”

Luca Lo Pinto, nato a Roma, porta con sé un profilo di primo piano nel panorama curatoriale italiano e internazionale. È stato direttore artistico del MACRO – Museo d’Arte Contemporanea di Roma dal 2020 al 2025, dove ha realizzato il suo “Museo per l’Immaginazione Preventiva” e, in precedenza, è stato curatore alla Kunsthalle di Vienna (2014-2019). Co-fondatore della rivista e casa editrice NERO, vanta un ricco curriculum che spazia dalle monografiche su artisti del calibro di Emilio Prini, Cinzia Ruggeri, Lawrence Weiner e Charlemagne Palestine a grandi progetti collettivi e istituzionali, dal Palais de Tokyo al FRAC Champagne-Ardenne.

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