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Sarà la prima grande antologica dedicata all’arte di Palma il Vecchio, tra i protagonisti assoluti del tardo Rinascimento, quella che si svolgerà a Bergamo dal 13 marzo al 21 giugno 2015.
Negli spazi della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea (Gamec), saranno riuniti circa 40 capolavori del maestro cinquecentesco, provenienti da prestigiose collezioni del mondo, mentre numerosi itinerari, appositamente ideati, porteranno di scoperta dei suoi dipinti, ancora conservati in chiese e parrocchie delle suggestive valli bergamasche.
La mostra è curata da Giovanni Villa, che è riuscito a ottenere per la sua selezione le opere più significative del maestro orobico, dagli straordinari ritratti alle celebrate pale d’altare. In questo racconto esaustivo della produzione del pittore, per un quarto di secolo raffinato interprete del gusto dell’alta committenza veneziana non mancheranno i noti ritratti femminili e le sacre conversazioni nel paesaggio.
È infatti dal 1515 che il pittore di Serina esegue sublimi raffigurazioni di straordinarie bellezze femminili, ricercate dai collezionisti fino a dare vita a un vero e proprio mito. Con la ‘Dama in blu’ di Vienna o la ‘Bella’ del Thyssen-Bornemisza di Madrid, entrambi presenti nell’esposizione, Palma definisce una donna dalle forme morbide e ampie, le vesti seriche e opulente, che diverrà l’ideale della proporzione femminile del Rinascimento maturo.
Skira ne pubblicherà il catalogo.