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Con un modello 3D il Cnr svela le geometrie tattili di Pollock

Modello 3D della tela "Alchemy" di Pollock Modello 3D della tela "Alchemy" di Pollock

Dopo il restauro di “Alchemy”, l’action painting di Pollock visitabile al Guggenheim di Venezia fino al 6 aprile, il Cnr ne svela le geometrie “tattili” dando la possibilità ai visitatori di toccare con mano la riproduzione 3D della tela.

Modello 3D della tela "Alchemy" di Pollock
Modello 3D della tela “Alchemy” di Pollock

I ricercatori dell’Isti-Cnr di Pisa infatti hanno scansionato l’opera raccogliendo ed elaborando un modello 3D con un dettaglio di risoluzione parti a 0.1 mm. Grazie alla riproduzione e all’elaborazione dei dati, si spiega, sono state messe a nudo geometrie pittoriche che erano ‘coperte’ dal colore, e sono state riprodotte e mappate su una superficie che rende la tela percepibile in modo tattile.

“Il modello è composto da 80 milioni di triangoli, è stato prodotto e arricchito integrando i dati geometrici con riprese mediante scanner multispettrale”, spiega Roberto Scopigno dell’Isti-Cnr. “Inoltre abbiamo messo a punto un software per la visualizzazione interattiva, che permette di ingrandire i particolari dell’opera, modificare l’illuminazione o eliminare il colore per esaltare le caratteristiche geometriche della superficie pittorica”.

Elemento integrante della mostra a Palazzo Venier, è anche il video prodotto dalla web tv del Consiglio nazionale delle ricerche che ripropone le fasi salienti del progetto conservativo dedicato ad Alchemy. Il documentario integra frammenti di un’intervista a Peggy Guggenheim, nel quale la mecenate e collezionista spiega come scoprì il talento di Pollock, con foto storiche, immagini che documentano le indagini del Molab a Venezia e del restauro presso l’Opificio delle pietre dure di Firenze e testimonianze degli operatori.

Per maggiori informazioni sulla mostra clicca qui. 

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