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Flashback, la fotografia di sperimentazione italiana dagli anni ’60 a oggi

8. Mario de Biasi New York 1955 cm 30x40 stampa bianco e nero collezione privata courtesy Archivio de Biasi e Visionquest
8.Mario de Biasi New York 1955 cm 30x40 stampa bianco e nero collezione privata courtesy Archivio de Biasi e Visionquest
Mario de Biasi
New York 1955
cm 30×40
stampa bianco e nero
collezione privata courtesy Archivio de Biasi e Visionquest

Apre oggi, 14 luglio,  la mostra Flashback, fotografia di sperimentazione italiana 1960 -2016 a Palazzo Ducale a Genova. In occasione dell’inaugurazione si terrà la performance di Grace Zanotto “Non più fango ma terra cruda” alle ore 20. L’esposizione, che prosegue fino al 28 agosto 201, si propone come un percorso nella fotografia italiana degli ultimi 50 anni raccontata attraverso le opere di autori che hanno sperimentato la fotografia contribuendo all’evoluzione di un linguaggio divenuto oggi parte essenziale del nostro sistema di comunicazione.

9.Fulvio Roiter Umbria 1954 Stampa ai sali d’argento cm 30x40 Courtesy Archivio 3M
9. Fulvio Roiter
Umbria 1954
Stampa ai sali d’argento
cm 30×40
Courtesy Archivio 3M

Dichiarano gli organizzatori «Una premessa è indispensabile: questa non è una storia della fotografia di ricerca scientificamente esaustiva quindi l’esercizio della scoperta dei nomi che mancano (lo sappiamo bene, ce ne sono) è perfettamente inutile. Quello che proponiamo è, al contrario, una riflessione di ampio respiro che si sofferma su alcuni autori considerati come snodi significativi di un discorso di più ampio respiro al cui interno altri nomi e altre opere possono essere inserite. Non tanto e non solo per riflettere criticamente sul passato quanto per aprirsi a quello che già si coglie in luce nel presente e a quanto ci riserverà il futuro»

5.Ugo Mulas Bruno Munari, Visualizzazione dell’aria, Campo Urbano, Como, 1969 cm 67 x 57 Stampa ai sali d’argento su carta baritata Courtesy Archivio Ugo Mulas, Milano – Galleria Lia Rumma, Milano /Napoli
Ugo Mulas
Bruno Munari, Visualizzazione dell’aria, Campo Urbano, Como, 1969
cm 67 x 57
Stampa ai sali d’argento su carta baritata
Courtesy Archivio Ugo Mulas, Milano – Galleria Lia Rumma, Milano /Napoli

GLI ANNI SESSANTA
Non si può prescindere, iniziando il percorso, dagli autori che negli anni precedenti hanno lavorato con coerenza e lungimiranza così da stabilire un ponte fra passato e futuro che abbiamo voluto sintetizzare nell’immagine simbolo del “Tuffatore” Nino Migliori proteso nel suo slancio. Ecco perché qui appaiono per un verso fotografi che hanno conferito al reportage i segni di un nuovo ritmo narrativo, per l’altro autori che si sono dedicati al paesaggio con una visione moderna figlia del rapporto con la fotografia americana e con le suggestioni dell’arte informale. Uno spazio ulteriore lo occupano poi quanti hanno operato in modo specifico sul linguaggio sia ribadendo il legame con la pittura e la grafica sia dando vita a colti percorsi originali tutti giocati sul metalinguaggio che avrebbero aperto una nuova strada indicando le linee di una ricerca di grandi potenzialità espressive e concettuali.

3.Marirosa Toscani Ballo Divano letto Day Night design Enzo Mari e Elio Mari per Driade 1972 cm40X30 stampa su carta fotografica edizione aperta Courtesy archivio Ballo&Ballo
3. Marirosa Toscani Ballo
Divano letto Day Night design Enzo Mari e
Elio Mari per Driade 1972
cm40X30
stampa su carta fotografica
edizione aperta
Courtesy archivio Ballo&Ballo

GLI ANNI SETTANTA
Se il passaggio dagli anni Sessanta ai Settanta è stato caratterizzato da un acceso dibattito sulla fotografia “concerned” tutto vissuto, però, all’interno del mondo del fotoreportage, sono gli autori d’avanguardia (questo era il termine allora prevalentemente usato) a incarnare davvero l’impegno. Pur lavorando su un orizzonte espressivo rivolto a un élite intellettuale, hanno avuto la capacità di rivolgersi a un pubblico più ampio, quello formatosi grazie alla vivacità culturale del periodo, al nuovo ruolo giocato dai giovani e alla stagione dell’università di massa che avvicina l’Italia ai livelli formativi di altri paesi: alla fine degli anni Settanta gli iscritti sono un milione (il doppio rispetto al decennio precedente) di cui quasi la metà donne. La rivisitazione della fotografia classica sia nella sua chiave di linearità che riconosce il valore espressivo del lavoro professionale su commissione, sia in quella della sua valenza poetica immessa in atmosfere poetiche, si accompagna ad altri e altrettanto audaci percorsi. Sono quelli della scoperta delle potenzialità del supporto Polaroid su cui molti operano con estro creativo e dell’utilizzo dell’immagine in ambiti come quello della poesia visiva, dell’installazione, del rapporto sempre più stretto di creazioni artistiche di cui la fotografia non è più soltanto testimonianza ma elemento fondamentale che si fonde con le opere fino a diventarne elemento costitutivo.

7.Giorgio Lotti Sbandieratore cinese 1980 cm 50x70 stampa colori su fineart edizione aperta courtesy dell’artista
7. Giorgio Lotti
Sbandieratore cinese 1980
cm 50×70
stampa colori su fineart
edizione aperta
courtesy dell’artista

GLI ANNI OTTANTA
Ora le atmosfere cambiano, nuove immagini attraversano un’epoca caratterizzata dallo sviluppo del consumismo e dell’importanza dell’apparire. In campo fotografico predomina il colore, che caratterizza ogni tipo di comunicazione – bisognerebbe ricordare al proposito l’importanza della cartellonistica che nuove tecniche di stampa rendono più imponente e l’avvento della televisione a colori – da quella pubblicitaria a quella della moda che può contare su autori fortemente inventivi come è stato sempre in evitabile in un settore in costante ricerca di innovazione. Sono caratteristiche che animano il migliore fotoreportage e che si ritrovano nelle ricerche sulla luce che animano una intera generazione di autori non giovanissimi e forse per questo pronti a una riflessione di grande spessore. L’oggetto è il paesaggio, uno dei grandi temi su cui si sono misurati i fotografi del passato finendo per fornirne un’immagine stereotipata e, talvolta, retorica. La necessità di rileggerlo in una chiave contemporanea ha portato a esiti di grande interesse che si sono distinti nettamente sia dalla Nuova Oggettività di matrice tedesca sia dal Dialectical Lanscape americano (dai quali peraltro sono stante talvolta espunte suggestioni), per far emergere uno stile personale marcatamente mediterraneo.

15.Vittore Fossati Belle Arti 1993-98 cm 30x40 stampa a colori fine art ed.5 courtesy dell’artista
15. Vittore Fossati
Belle Arti 1993-98
cm 30×40
stampa a colori fine art
ed.5
courtesy dell’artista

GLI ANNI NOVANTA
Se all’inizio del nostro percorso avevamo affermato la necessità di legare come imprescindibili gli anni Sessanta al decennio precedente dove già si trovavano i prodromi di quanto si sarebbe poi sviluppato, un discorso non dissimile va fatto ora che ci avviciniamo alla contemporaneità. In questa fase, infatti, il segno più evidente è costituito dalla scelta di finalizzare la fotografia a progetti decisamente vicini alle ricerche concettuali: non ci si accontenta più dell’aspetto più tradizionale di questo linguaggio (che pure continua a svilupparsi e con esiti più che positivi in altri campi lontani dalla ricerca) ma se ne fa emergere con più forza la valenza artistica. Lo si fa utilizzando le immagini in progetti inediti che sviluppano le potenzialità delle carte pronte a diventare sculture o a inserirsi come elementi importanti di installazioni, e delle pellicole (il recupero di vecchie stampe da accostare alle nuove, il mosaico Polaroid come rapporto fra immediatezza e progettualità) alla ricerca di un nuovo ruolo di fronte all’avanzata, sempre più travolgente, di quella che è stata giustamente definita la rivoluzione.

10.Maurizio Galimberti Prof. Umberto Eco 2002 cm 36x42 Mosaico Polaroid edizione unica Collezione privata
10. Maurizio Galimberti
Prof. Umberto Eco 2002
cm 36×42
Mosaico Polaroid
edizione unica
Collezione privata

GLI ANNI DUEMILA
La contemporaneità è, per sua natura, difficile da definire perché in continuo divenire. Ciò è tanto più vero quando ci troviamo di fronte a un’epoca caratterizzata da un generalizzato soggettivismo che porta gli autori a seguire percorsi individuali così da rendere ardua l’individuazione di precise tendenze. Senza contare poi che sono sempre più numerosi coloro che misconoscono la peraltro nobilissima parola “fotografo” per autoproclamarsi “artisti” con il paradossale risultato di inflazionare quest’ultimo termine e ottenere il risultato opposto a quello perseguito. Che la fotografia di ricerca o d’avanguardia abbia una valenza artistica è, peraltro, innegabile anche se spetta alla critica certificarlo e inserirla nel più generale contesto culturale. Noi abbiamo qui provato a individuare alcune tendenze per avvicinare autori che operano più o meno consapevolmente in direzioni comuni: quanti rivisitano le Avanguardie Storiche, quanti prediligono la dimensione installativa, quanti operano sul senso geometrico dello spazio, quanti concepiscono la fotografia come materia su cui intervenire con diversi tipi di contaminazione, quanti ne recuperano il tradizionale aspetto formale per inserirla in progetti che aprono un rapporto dialettico con la realtà, quanti riflettono concettualmente sul metalinguaggio della visione. Questa è una proposta su cui si può e si deve dibattere: ognuno ha la possibilità, osservando le opere di questa sezione, di immaginare un proprio percorso per ribadire che la fotografia di ricerca è tale proprio perché sa suggerire intrecci, rimandi, analogie, per presentarsi complessivamente nella sua affascinante valenza di “opera aperta”.

6.Luciano Romano Horizon (Paris, France ) 2015 cm 166x122 Archival pigment print on cotton paper Hahnemuhle Ed. 1/6 Courtesy SR Contemporary Art
6. Luciano Romano
Horizon (Paris, France ) 2015
cm 166×122
Archival pigment print on cotton paper
Hahnemuhle
Ed. 1/6
Courtesy SR Contemporary Art

Vernice 14 luglio 2016 h.18
Performance: Grace Zanotto Non più fango ma terra cruda | ore 20
Fare della TERRA la propria casa,
Fare la propria CASA in terra cruda.

La partenza per una nuova educazione alla vita collettiva, passa attraverso il punto di vista dell’arte che permette di vedere una nuova prospettiva: non più fango, ma architettura sostenibile ed integrazione sociale.
Lo sguardo dell’uomo orientato, ha portato a costruire con logiche funzionali solo al suo interesse, in totale conflitto con la natura. Il ciclo dell’acqua nel tempo si riprende gli spazi che gli sono propri, distruggendo ciò che lo invade.
La natura è rivoluzione: tutto si crea e tutto si distrugge per una nuova evoluzione.
Un nuovo inizio è possibile, ripartendo dall’auto-costruzione del sé, del proprio habitat e della socialità condivisa.

Un cencio che riveste tutto il corpo dona la libertà di viaggiare all’infinito dentro se stessi.
In lontanissimi tempi e nei remoti luoghi dove le tribù umane inventarono le religioni, vennero create delle maschere come ausilio all’espressione della spiritualità.
Nell’era delle migrazioni e della globalizzazione, emerge il bisogno di creare un mattone di terra cruda, su cui la Terra possa ribaltarsi e trovarvi fondamenta. Nasce l’esigenza di condividere le antiche tradizioni manuali, vocali e di costume per riconoscerci negli archetipi di comuni bisogni, per ricordarci di essere appartenenti ad un’unica specie vivente.
Le Super Burka Girl, regine del riscatto dalla sottomissione, assumono la responsabilità di accompagnare la rivoluzione per una realtà rigenerata. Poesie che provengono da ogni tempo e spazio del percorso dell’umanità vi invitano a celebrare il rituale alla vita, collaborando alla realizzazione di un nuovo tempio per una nuova idea di vita, che pone la Terra come luogo di condivisione dell’esistenza.

La performance è accompagnata da un video realizzato da Roberto Marsella in cui un cubo nero su fondo nero esplode, per lasciare lo spazio ad una piramide gialla su fondo giallo destinata anch’essa ad esplodere..
Questo loop di forme e colori alternate ad esplosioni ci riporta nel ciclo di costruzione e distruzione delle civiltà umane, relativizzando il nostro piccolo tratto d’intersezione esistenziale nel grande flusso.
Il video è frutto del “Movimento Non Perdono” che utilizza la tecnica dell’esplosione come possibilità di nuova verginità, rifiutando il culto dell’arte per l’arte, a favore dell’arte come pratica diretta verso scopi sociali.

Performance multimediale: NON PIU’ FANGO, MA TERRA CRUDA
Un progetto SUPER BURKA GIRL di GRACE ZANOTTO
Performer: Alessandra Camera, David Zanotto e Grace Zanotto
Video proiezione : Roberto Marsella

 

Artisti:

ANNI SESSANTA – ENRICO CATTANEO, ELIO CIOL, MARIO CRESCI, MARIO DE BIASI, MARIO GIACOMELLI, FRANCO GRIGNANI , NINO MIGLIORI, FULVIO ROITER , LUIGI VERONESI

ANNI SETTANTA – OLIVO BARBIERI, FRANCO FONTANA , MARIO LASALANDRA, UGO MULAS, MAURIZIO OSTI, SARENCO, ALDO TAGLIAFERO, MARIROSA TOSCANI BALLO,
OLIVIERO TOSCANI, MICHELE ZAZA

ANNI OTTANTA – COSIMO DI LEO RICATTO, LUIGI ERBA, GIORGIO LOTTI, OCCHIOMAGICO,

ANNI NOVANTA – MARINA BALLO CHARMET, GINETTO BRAVI, FRANCO DONAGGIO, VITTORE FOSSATI, MAURIZIO GALIMBERTI, BARBARA LA RAGIONE, DAVIE MOSCONI, VETTOR PISANI, PIETRO PRIVITERA

ANNI DUEMILA – ALESSANDRA BALDONI, LUCIANO BOBBA, ANDRA BOYER, LUCA CAMPIGOTTO,GIANLUCA CHIODI, GIANNI COLOSIMO, ROBERTO COTRONEO, MATTEO FERRARI, GIANLUCA GIORDANO, PINA INFERRERA, PIERPAOLO KOSS, GIANCARLO MARCALI, ORIELLA MONTIN, PAOLO NOVELLI, IVAN PIANO, STEFANIA RICCI, ROSSELLA ROLI, EDOARDO ROMAGNOLI, LUCIANO ROMANO, GIOVANNI SESIA, ZANOTTO CHRISTIAN , ZANOTTO GRACE, ZONTA FABIO.

 

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Informazioni utili

Flashback, fotografia di sperimentazione italiana 1960 -2016
Dal 14 luglio al 28 agosto 2016
Sottoporticato di Palazzo Ducale
Piazza Matteotti 9,
16123 Genova (GE)

Tel. +39 010 8171600/663
Fax +39 010 8171601

Vernice 14 luglio 2016 h.18
Performance: Grace Zanotto Non più fango ma terra cruda | ore 20

A cura Sabrina Raffaghello e Roberto Mutti

Orari: dal Lunedì al venerdì 11-13 e 15-19 sabato e domenica 11-19
Biglietto: 5€ ridotto 4€

Ideazione: SR Arte Contemporanea, info@sabrinaraffaghello.com

Catalogo: S.Raffaghello R.Mutti
FlashBack fotografia di sperimentazione italiana 1960-2016
€30 ed.Gli Alberi

palazzoducale@palazzoducale.genova.it
www.palazzoducale.genova.it

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