Kishio Suga – Situations. Hangar Bicocca, Milano. Dal 30 settembre al 29 gennaio 2017.
Alla sua prima personale in Europa, Kishio Suga (Morioka, Giappone, 1944) si presenta con una rassegna delle opere storiche in dialogo con alcuni tra i suoi lavori più recenti. Più di venti installazioni creano, nello spazio delle Navate dell’Hangar, un inedito universo nipponico contemporaneo dettato dal linguaggio specifico dell’artista. Il suo percorso estremamente personale lo ha portato ad essere uno dei protagonisti del movimento Mono-Ha, di cui il teorico chiave è Lee Ufan, ma anche a differenziarsi dagli altri esponenti del gruppo degli anni sessanta, in particolare nello scegliere come caratteristica comune alle sue installazioni la temporaneità. Come rivela lo stesso Suga:
“Le installazioni non sono mai permanenti e possono essere facilmente rimosse e distrutte. Si potrebbe dire che creo mondi temporanei.”
Nelle opere i pochi oggetti artificiali, in cui si riconosce l’intervento della produzione dell’uomo, sono usati come fragile connessione con quelli naturali come i corpi rocciosi o gli elementi lignei, che sono i veri protagonisti delle installazioni. Queste scelte riflettono i canoni del movimento Mono-Ha, “La scuola delle cose”, un gruppo che sembra trovare radici e influenze nell’avanguardia minimale statunitense come in quella dell’Arte Povera italiana del secondo dopoguerra, senza dimenticare l’eredità della Land Art.
L’intervento dell’artista nel riadattare parte delle installazioni, realizzate a partire dal 1969, ha come risultato un dialogo site specific fatto di opposti con l’architettura che le ospita. Se la ricerca di Suga si manifesta in opere dall’apparente effimera stabilità, è tra le solide pareti degli spazi ex industriali dell’Hangar che queste raggiungono il loro fine ultimo, l’esaltazione della percezione e dell’esperienza dei visitatori in un spazio rinnovato. È una necessità, quella di esplorare le dimensioni che si ritrova anche nella scelta dei titoli delle installazioni, che spesso richiamano le direzioni e le forme geometriche adottate dai oggetti impiegati, che presentano una quasi totale assenza di manipolazione da parte dell’artista.
In questo modo Suga rivoluziona lo spazio – contenitore senza intervenire eccessivamente sull’oggetto – contenuto della propria produzione artistica.
Informazioni utili:
Kishio Suga- Situations
dal 30 settembre 2006 al 29 gennaio 2007
Hangar Bicocca
Via Chiese 2, Milano, Italia
02 66 11 15 73
info@hangarbicocca.org