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Speciale Art Basel 2017. Grandi numeri per l’ultima fiera della stagione

art basel Galleria Continua, Hauser & Wirth Subodh Gupta © Art Basel
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Galleria Continua, Hauser & Wirth
Subodh Gupta
© Art Basel

Al via la 48° edizione di Art Basel. Aperta al pubblico dal 15 al 18 giugno. Fra la visione internazionale e la curatela all’insegna della qualità, la fiera svizzera si conferma la “Grande Signora” del mercato dell’arte

 

Art Basel. La Signora del mercato dell’arte
Dopo la Biennale di Venezia e Documenta, il mondo dell’arte si sposta a Basilea, con l’ultimo imperdibile appuntamento prima della pausa estiva. Nonostante i quarantotto anni d’età, Art Basel non perde il suo fascino. Un risultato tutt’altro che scontato, se si considera che negli ultimi anni il numero delle fiere è cresciuto esponenzialmente -fra lo sdoppiarsi di storiche mostre-mercato e la nascita di nuove kermesse-, mettendo a dura prova le risorse di galleristi e le agende dei collezionisti.

© Art Basel
© Art Basel

Le sezioni
Diretta da Marc Spiegler, con una corte di sezioni eterogenee, Art Basel 2017 vede la partecipazione di 291 gallerie e di 4.000 artisti internazionali. Oltre alla main section Galleries, l’offerta culturale è davvero articolata: dai progetti dedicati alle icone del mercato di Features a quelli focalizzati sui talenti emergenti di Statements (ndr- in tempi non sospetti qui sono passati Vanessa Beecroft e William Kentridge. Talent scout siete avvertiti!), dal focus sulla settima arte di Film ai talk “d’autore” di Conversation, fino ai suggestivi interventi site specific dislocati lungo le vie della città di Messeplatz project e Parcours.

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Ai Weiwei
Iron Tree, 2016
© Ai Weiwei. Courtesy the artist and neugerriemschneider, Berlin

 

Unlimited. La rivincita dell’arte extralarge
Fra tanta promiscuità creativa, l’evento più atteso (nonché il più visitato dal grande pubblico) è certamente Unlimited: un vero e proprio museo temporaneo dedicato alle installazioni su scala monumentale. Per l’annata corrente, la regia di Gianni Jetzer ha messo in scena una selezione di 76 lavori: per una profusione di dipinti, sculture, video-proiezioni e sperimentazioni di ogni genere… tutte destinate a trascendere le dimensioni dello stand. In questo reparto dedicato alle taglie extralarge spiccano le opere di sette italiani, in un connubio fra artisti storici (Enrico Castellani, Giulio Paolini, Pier Paolo Calzolari e Paolo Icaro) e giovani talenti (Yuri Ancarani, Francesco Arena e Massimo Bartolini).

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Goodman Gallery
Sue Williamson
© Art Basel
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Galerie Tschudi, Vistamare
Bethan Huws
© Art Basel

 

Trionfo italiano
La creatività italiana riverbera in tutta la fiera, con la presenza di ben 21 gallerie. Da una parte, nella Main section troviamo veterani come la Galleria Continua, Massimo De Carlo, Lia Rumma, Massimo Minini, Christian Stein e Giò Marconi, spalleggiati da nomi altrettanto altisonanti, come Kaufmann Repetto, Alfonso Artiaco, la Galleria dello Scudo e la Galleria Tega, e poi ancora Magazzino, la Galleria Franco Noero, Tornabuoni Arte, Tucci Russo Studio per l’Arte Contemporanea e ZERO. Dall’altra parte in Feature (la sezione dedicata ai progetti di artisti storicizzati) spiccano la Galleria Raffaella Cortese, Mazzoleni, P420, Studio Trisorio e Vistamare.

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Galleria Raffaella Cortese
Barbara Bloom, Envy (From The Seven Deadly Sins), 1987
Courtesy of the artist and the gallery
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Mazzoleni
Piero Manzoni, Achrome, ca. 1958
Courtesy of Mazzoleni

Tutte le lingue dell’arte
Ma ad Art Basel trionfano tutte le lingue della creatività e delle culture: dalla pittura alla scultura, dalla fotografia alla video art, selezionate dalle gallerie più prestigiose su scala internazionale, come Gagosian, Sperone Westwater, White Cube , Lisson e Thaddaeus Ropac.

Oltre padiglioni. Musei e Fondazioni
E non finisce qui. Per gli insaziabili la creatività prosegue oltre i padiglioni: dalle opere site specific –perfettamente rappresentate dalla fontana di Jean Tinguely ubicata nella piazza del teatro- ai 37 musei della città. Se istituzioni come la Fondation Beyeler e il Kunstmuseum possiedono una straordinaria collezione permanente, il periodo fieristico è arricchito da un fitto calendario di mostre temporanee. Per gli amanti del moderno al Kunstmuseum segnaliamo le rassegne “The Hidden Cèzanne. From sketchbook to canvas” e “Hola Prado!”, focalizzate rispettivamente sul capostipite del Novecento europeo e sul dialogo fra la collezione autoctona e i capolavori provenienti dal museo madrileno. Per i contemporaneisti da non perdere la personale dedicata al Leone d’Oro alla Biennale di Venezia del 2013 Tino Sehgal, presso la Fondation Beyeler. Dulcis in fundo, per concludere al meglio questo viaggio attraverso creatività internazionale, al Museo delle Culture va in scena un’attualissima riflessione sulle migrazioni. Per ricordare il ruolo fondamentale rivestito dall’arte nella società del futuro.

 

 

Informazioni utili

Art Basel, 48° edizione
Basilea, Messeplatz 10
Dal 15 al 18 giugno 2017
www.artbasel.com

The Hidden Cèzanne. From sketchbook to canvas
Kunstmuseum
Basel, St. Alban-Graben 16
Fino al 24 settembre 2017
www.artsy.net

Hola Prado!Two collection in Dialogue
Kunstmuseum
Basel, St. Alban-Graben 16
Fino al 20 agosto 2017
www.artsy.net

Tino Sehgal
Fondation Beyeler
Baselstrasse 101
CH-4125 Riehen/Basel
Fino al 15 ottobre 2017
www.fondationbeyeler.ch

Migration
Museum Der Kulturen Basel
Münsterplatz 20, Postfach, 4001 Basel
Fino al 21 gennaio 2018
www.fondationbeyeler.ch

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