Georgia O’Keeffe: Visions of Hawai’i è la mostra che connette le Hawaii alla Big Apple grazie alla pittura della O’Keeffe. Al New York Botanical Garden fino al 28 ottobre.
Georgia O’Keeffe non aveva mai visitato le Hawaii prima del 1939, quando un incarico per l’ananas Dole la portò a trascorrere nove settimane su un’isola paradisiaca. Avrebbe dovuto realizzare due annunci per la società di coltura biologica, ma finì con il completare circa 20 dipinti, che andranno ora ad occupare il centro del giardino botanico di New York.
Ritornano nella Grande Mela dopo il loro debutto avvenuto nel 1940 ad An American Place, la galleria gestita dal marito della O’Keeffe, il fotografo Alfred Stieglitz. Oltre a riunire 18 dipinti realizzati alle Hawaii, tra cui l’Hibiscus venduto pochi giorni fa da Christie’s per $ 4.8 milioni, la mostra Georgia O’Keeffe: Visions of Hawai’i metterà a confronto le opere con i fiori e le piante che li hanno ispirati.
In prestito dal National Tropical Botanical Garden delle Hawaii, le rare piante trasformeranno il New York Botanical Garden in un piccolo paradiso tropicale. L’esposizione si inserisce inoltre in un ciclo di mostre volte a evidenziare la connessione tra il mondo vegetale e quello artistico-scientifico, come accaduto per Charles Darwin, Frida Kahlo e Claude Monet.
Al momento della partenza per le Hawaii la O’Keeffe era probabilmente, anche per auto-consacrazione, la più celebre artista floreale, ma ancora non immaginava le innumerevoli fonti d’ispirazione che avrebbe trovato sull’isola. Ovunque si spostasse, la pittrice si ritrovava circondata da piante e fiori mai visti. Tra i paesaggi vulcanici e le onde dell’oceano che si infrangono su di esso, ad attrarla fu prima di tutto la belladonna, fiore straordinariamente simile all’erba di Jumson, tema di una delle tele più famose dell’artista. Ciò che la O’Keeffe sarebbe stata sorpresa di apprendere, comunque, era che nessuno dei fiori che dipingeva erano in realtà nativi delle Hawaii. L’ananas, l’ibisco, la bouganville, la plumeria e molte altre piante che tipicamente associamo alle isole hawaiane sono state effettivamente portate dall’uomo.
Detto questo, delle 1.200 specie native di vita vegetale delle isole, il 90% sono endemiche, il che significa che non crescono in nessun’altra parte del mondo. Ma la metà di queste sono in pericolo e ciò ha rappresentato una sfida per gli organizzatori dello spettacolo. Perciò splendide sculture di carta, create dal botanico e artista del NYBG Charles Zimmerman, sostituiscono alcune delle varietà più esotiche che erano impossibili da reperire.
Paradossalmente, l’unica cosa che tralasciò di dipingere durante questo viaggio intenso, furono proprio gli ananas per cui era partita. Dole le mandò dunque un ananas di ritorno dal viaggio, così che potesse portare a termine il compito. Tutte e tre le tele realizzate sono ora in mostra al NYBG, oltre alle copie degli annunci finali come sono apparsi sul Saturday Evening Post e sul Women’s Home Companion.
GEORGIA O’KEEFFE: VISIONS OF HAWAI‘I
Saturday, May 19, 2018 – Sunday, October 28, 2018
2900 Southern Boulevard
Bronx, NY 10458-5126
www.nybg.org