Emilio Vedova. Dalla parte del naufragio, il documentario arriva in streaming su Wanted Zone dall’11 giugno
Emilio Vedova. Dalla parte del naufragio è il racconto della vita e dell’opera di una delle figure chiave dell’arte contemporanea, di un testimone di primo piano degli avvenimenti del ‘900; un prezioso documentario con video d’archivio inediti e letture di Toni Servillo da Pagine di diario di Emilio Vedova per la regia di Tomaso Pessina.
>> Il film dall’11 giugno sarà disponibile per lo streaming su Wanted Zone, la sala virtuale di Wanted Cinema.
Nel 2019 è caduto centenario della nascita di Emilio Vedova (Venezia, 9 agosto 1919 – Venezia, 25 ottobre 2006). Per questa occasione la Fondazione Emilio e Annabianca Vedova ha presentato Emilio Vedova. Dalla parte del naufragio, un documentario sulla vita e l’opera del grande pittore diretto di Tomaso Pessina. Il film vede l’appassionata partecipazione di Toni Servillo, che dà voce ai diari di Vedova, scandendo con la sua voce il racconto diretto e vigoroso della formazione e dell’affermazione di un artista.
Il documentario è stato proiettato in prima assoluta in occasione della 76. Mostra del cinema di Venezia, nella sezione Notti Veneziane delle Giornate degli Autori.
Circondato dalle enormi opere di Vedova, Servillo ci trasporta nel mondo del pittore veneziano attraverso le parole tratte da Pagine di Diario che fu pubblicato agli inizi degli anni Sessanta e che, con tono poetico, frammentario e impulsivo, restituisce alla perfezione lo spirito e la personalità dell’artista. Le pagine trasudano un processo creativo profondo e tormentato e raccontano il divenire della vita e dell’opera di Vedova sullo sfondo dei momenti essenziali della storia del Paese: la società post-agricola, il fascismo, la lotta partigiana, il dopoguerra, le correnti pittoriche e le avanguardie artistiche.
La narrazione segue un percorso lineare muovendosi tra l’esperienza personale di Vedova, la contestualizzazione dei tempi, dei luoghi e degli ambienti artistici attraversati, mantenendo sempre centrale l’opera: partendo dalle sue accezioni fisica, spaziale e cromatica, dal suo tratto, dai suoi caratteristici “segni”, che già nelle sue prime, splendide, opere figurative sono – per usare le stesse parole di Vedova – tutti “nervi tesi”.
Il film nasce dall’idea della Fondazione di rappresentare la vicenda umana e artistica di Emilio Vedova con i nuovi linguaggi, veloci e “vivi”, del nostro tempo, ma con un approccio storico e scientifico accurato. In questa prospettiva – e grazie anche alla scrittura di Tomaso Pessina – il documentario diviene esso stesso documento e, come un libro di storia dell’arte, ripercorre e racconta il farsi dell’opera di Vedova, dai disegni giovanili ai lavori geometrici e dai colori accesi del dopoguerra, dall’approdo all’arte espressionista e informale degli anni ’60 alle esperienze dei Plurimi, dei Tondi e delle grandi tele degli anni ’80, fino alle opere dell’ultimo periodo.
Il racconto si arricchisce con il contributo di interviste e interventi di curatori, critici, collaboratori, amici e colleghi di Vedova: da Alfredo Bianchini (Presidente della Fondazione dedicata a Emilio e alla compagna di una vita, Annabianca) a Germano Celant, da Karole Vail (Direttrice della Guggenheim Collection e nipote di Peggy) a Fabrizio Gazzarri, storico assistente di Vedova, fino a Georg Baselitz, il grande pittore tedesco amico di Vedova che, in occasione del centenario ha curato personalmente la mostra Emilio Vedova di/by Georg Baselitz al Magazzino del Sale, lo spazio della Fondazione restaurato da Renzo Piano, amico di Vedova sin dai tempi del “Prometeo” di Luigi Nono.
Documenti inediti provengono dall’archivio della Fondazione: estratti video, registrazioni audio, materiale autografo, con un focus particolare soprattutto su quei materiali che lasciano spazio alla fisicità di Vedova, nell’affrontare le tele e nel dipingere. Dallo schermo Vedova ci parla del personale approccio alla pittura, della sua ammirazione per Tintoretto, del suo concetto di spazialità dell’opera d’arte, della sua Venezia.