L’essenza delle persone, invece della loro fisicità. Non credo esista un tema più attuale su cui dibattere in questo delicato momento storico. In tutto il mondo stiamo assistendo a una rivoluzione culturale che attacca con piglio certo un passato ormai troppo stretto al canone contemporaneo. Eppure lo fa lasciando irrisolti molti dubbi, molte domande, su quanto sia lecito cancellare la storia anziché contestualizzarla.
Polemiche a parte, mi sembra centrale e attualissima la mostra di questa brava artista afroamericana, che racconta l’anima delle persone con la sua fantasia.
A Torino, fino al 14 luglio 2020, Luce Gallery presenta la mostra personale “I Painted Flowers For You” di February James. È una narrazione autobiografica: attingendo da aspetti della propria identità e da esperienze vissute nell’ambiente familiare, l’artista smaschera il Sé nei momenti che sono difficilmente accessibili. Per riflettere sulla sessualità e il corpo, sulla morte e il subconscio, scandaglia ciò che aleggia ai margini.
Un susseguirsi di volti diversi nei dipinti e disegni – realizzati preferendo l’acquerello, pastelli ad olio e polvere di grafite -, esprime emozioni profonde e spesso celate.
I lavori Cut-Out con i ritagli di tela su legno sagomato e i soggetti raffigurati in segmenti o spezzati dalla linea di una nuova pagina hanno portato l’artista ad esplorare più intensamente la frammentazione della psiche umana.
February James (1979, Washington, D.C.) vive e lavora a Los Angeles, California. Nel 2019 i suoi lavori sono stati esposti nella mostra collettiva “Punch” presentata da Jeffrey Deitch a Los Angeles. Negli ultimi anni l’artista afroamericana ha collaborato con Solange Knowles e Diplo, per il quale ha concepito l’artwork dell’ep “California” (2018).
Come ti senti a esporre in un periodo così insolito, alla fine (almeno qui) del lockdown?
È sicuramente una situazione molto particolare, però già in precedenza abbiamo rinviato la mostra e penso che adesso sia arrivato il momento di farla. Certamente sono molto dispiaciuta di non poter venire in Italia com’era in programma.
In che modo il lockdown ha condizionato la tua vita, hai lavorato? Hai dipinto?
Durante il lockdown ho lavorato a casa, dove vivo con la mia famiglia a Los Angeles. Buona parte delle opere in mostra sono state concepite tra le mura domestiche. All’inizio è stato più difficile, poiché ho dovuto ricreare dei ritmi che prima avevo andando allo studio, poi gradualmente mi sono abituata.
Chi sono i personaggi dei tuoi lavori? Chi c’è dietro quei volti?
La mostra rappresenta figure del mio ambiente familiare. Nel mio lavoro i soggetti sono a volte di fantasia, altre più reali oppure hanno una connessione con qualcosa che è realmente accaduto o che mi ha ispirata.
Quando il soggetto è di fantasia, lascio che il lavoro stesso mi porti verso la soluzione finale e la sua espressione. Amo le figure non convenzionali e che a volte manifestano il subconscio con espressioni che esulano dal formalismo.
Solitamente dipingi la dualità, l’ambiguo. Credi che questa reclusione forzata abbia potuto contaminare la personalità delle persone?
Certo il lockdown ha avuto un qualche effetto su tutti, anche se forse è difficile definirlo in termini generali. Credo si debba essere fiduciosi, ma naturalmente non reagiamo tutti nello stesso modo.
È la tua prima mostra in Italia? Cosa ti piace di questo Paese, lo conosci?
Sì, “I Painted Flowers For You” è la prima mostra in Europa. Conosco la cultura italiana. Credo ci verrò molto presto, non appena sarà possibile viaggiare.
I Painted Flowers For You
February James
Luce Gallery
Torino, dal 28 maggio al 14 luglio 2020
Orari: da martedì a venerdì, 15.30 – 19.30
Largo Montebello 40
+39 011 18890206
info@lucegallery.com
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