La GAMeC di Bergamo presenta Ti Bergamo – Una comunità. Curata da Lorenzo Giusti e Valentina Gervasoni, sarà in mostra dal 1° ottobre 2020 al 14 febbraio 2021.
Dalla generosità nascono i legami. Dai legami nasce una comunità. Ed è proprio la comunità ad essere il cuore della nuova inusuale mostra inaugurata alla GAMeC di Bergamo, dal titolo Ti Bergamo – Una Comunità. Il nome è tratto dal disegno realizzato e donato al museo dall’artista rumeno Dan Perjovschi (Sibiu, 1961) a sostegno della raccolta fondi per l’Ospedale Papa Giovanni XXIII. L’idea invece è nata dall’esperienza di Radio GAMeC che, durante i mesi di crisi socio-sanitaria, ha mantenuto vivi i legami tra gli agenti del territorio tramite quotidiani appuntamenti streaming.
Sebbene i curatori della mostra riconoscano che i musei contemporanei siano fisiologicamente portati alla contaminazione di differenti produzioni artistiche, l’intenzione di Ti Bergamo è uscire ancora di più dai soliti schemi per esaltare il rapporto tra arte e territorio. Attraverso un lungo percorso espositivo diviso in 6 sezioni, l’esposizione vuole dare testimonianza di un paese che, nella difficoltà, si è riscoperto più unito che mai. E lo fa con una commistione di opere d’arte, fotografie, gesti e pensieri di tutti coloro che in qualche modo hanno interagito con la città.
La prima sezione, chiamata “sala stampa”, è dedicata al mezzo stampa inteso non solo come veicolo di diffusione delle informazioni ma anche come strumento necessario al mantenimento dei rapporti umani. Durante i mesi in cui non ci si poteva fisicamente confrontare infatti, le notizie via web, giornale e radio hanno viaggiato più veloce del solito, di casa in casa, di persona in persona. Qui sono raccolte le edizioni del quotidiano L’Eco di Bergamo accanto alle illustrazioni semplici ma efficaci di Dan Perjovschi.
A completare la sezione, le vignette del disegnatore bergamasco Bruno Bozzetto sulla nuova vita di una cagnolina e il suo padrone costretti a stare in casa, e il progetto dell’illustratore Emiliano Ponzi che narra la vita quotidiana di un milanese in quarantena. Con la giusta ironia e abilità, gli artisti esposti in sala hanno dimostrato la loro vicinanza alla città di Bergamo.
La seconda sezione è stata intitolata “da dentro” poiché coinvolge artisti, di generazioni diverse, che attualmente vivono a Bergamo o che hanno lavorato in città in passato. Qui sono esposte 16 immagini storiche messe a disposizione dall’Archivio Fotografico Sestini a favore di UNOSCATTOXLARICERCA, un progetto che ha visto la partecipazione di 70 fotografi bergamaschi avente l’obiettivo di finanziare l’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri.
Proseguendo, una sala del museo è interamente dedicata a Radio GAMeC: il pubblico potrà ascoltare i podcast delle 66 puntante andate in onda in radio e visionare le registrazioni di Radio GAMeC Real Live, cinque incontri avvenuti nel cortile del museo a bordo della Videomobile dei MASBEDO.
Il duo artistico dei MASBEDO è protagonista anche di altre sale della galleria, con la presentazione di un’opera inedita appositamente prodotta da GAMeC e In Between Art Film. Il video realizzato dal duo in collaborazione con Fondazione Accademia Carrara, racconta il viaggio del capolavoro di Pellizza da Volpedo (1868 – 1907, Volpedo) Ricordo di un dolore, da Carrara alla vetta della Presolana, in Val Seriana. L’opera di Pellizza raffigurante una giovane donna sofferente, nel video viene prima appeso in giro per la città dalla gente comune e poi portato in spalle da un uomo sulla vetta della Presolana. Il simbolo di un dolore individuale diventa in questo modo comunitario.
Un’altra grande sala raccoglie invece oltre 200 fotografie donate per l’iniziativa Fotografi per Bergamo, un progetto lanciato a marzo dal community magazine Perimetro per finanziare i reparti di Rianimazione e Terapia Intensiva dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII. Ad accompagnare l’esposizione in sottofondo, la voce della cantante israeliana Noa. Nelle diverse sezioni trovano ospitalità alcuni lavori della Collezione GAMeC legati alla città ed altri portavoce di atti di generosità e riflessione sociale, come il poster pubblicitario prodotto da GPO che raffigura l’infermiere come un supereroe. Immagine diventata poi simbolo di coraggio e molto utilizzata dai media. Ma la GAMeC è anche luogo di formazione permanente, particolarmente attenta al tema dell’educazione. Ne è prova la settima sala, intitolata “aula magna”. Qui, banchi dismessi dalle scuole, sedie, una scrivania ed una lavagna danno vita ad una vera aula scolastica. Le classi del territorio potranno usufruire dello spazio per una mattinata, fare lezione e visionare le fotografie di Alberto Garutti scattate per il progetto Ai nati oggi nel 2003.
L’impegno sociale e la solidarietà della GAMeC sono testimoniati anche dal video del progetto REC, la campagna di raccolta fondi a sostegno dell’accesso all’istruzione on-line promossa da AMACI e SkyArte e dalla sua rinnovata collaborazione con l’organizzazione umanitaria Cesvi. In occasione della mostra, sarà in vendita una t-shirt raffigurante il disegno Ti Bergamo di Dan Perjovschi. Metà dei proventi sarà devoluta a Cesvi per un progetto dedicato alla protezione dell’infanzia a Bergamo e l’altra metà andrà a copertura dei costi della mostra.
INFORMAZIONI UTILI
GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo
Via San Tomaso, 53. 24121 Bergamo
Tel +39 035270272
ORARI:
Lunedì, mercoledì e giovedì dalle 16:00 alle 19:00
Venerdì, sabato e domenica dalle 10:00 alle 19:00
Martedì chiuso
Ingresso Gratuito