Le registrazioni di un anno di peti di cinque amici diventano un file in vendita come NFT. Già vendute singole scoregge per 85 dollari ciascuna
Il repentino boom dei “Non-Fungible Token”, più diffusi con l’acronimo NFT, ha investito il mondo dell’arte come un deflagrante meteorite. Scatenando le reazioni più disparate, positive o negative, con toni anche accesi a spesso incontrollati. Ma in questo caso la storia – anche se sembrerebbe paradossale – è reale, e la riferisce l’autorevole NY Post. C’è qualcuno che è riuscito a vendere sotto forma di NFT dei files audio con le proprie scoregge. Singole, e di gruppo. Tutto parte dal regista cinematografico Alex Ramírez-Mallis, 36 anni. Il quale ha pensato bene di ingannare il tempo di un anno di quarantena condividendo con quattro suoi amici le registrazioni dei loro peti in una chat di gruppo su WhatsApp.
All’affacciarsi del fenomeno NFT l’idea: perché non “confezionare” le maleodoranti performance in un’opera di gruppo? Nell’anniversario di un anno della quarantena del COVID-19 negli Stati Uniti è nata così “One Calendar Year of Recorded Farts”, compilation da 52 minuti di variegate flatulenze. “Se le persone vendono arte digitale e GIF, perché non vendere scoregge?“, ha dichiarato Ramírez-Mallis al Post, non senza una malcelata ironia. Il file è dunque sul mercato, e al momento l’offerta migliore è di 183 dollari. Ma per gli appassionati del genere sono disponibili anche registrazioni individuali: ne è già stata venduta una per 85 dollari. “Se il valore aumenterà, i fortunati collezionisti potrebbero ritrovarsi preziosissime scoregge sulle loro mani“, ha commentato Ramírez-Mallis. “Spero che questa operazione possa allo stesso tempo criticare, far ridere la gente e rendermi ricco“.