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Atmosfere da La Grande Jatte. Due studi di Georges Seurat in asta da Christie’s

Georges Seurat, Paysage et personnages (La jupe rose), 1884. CHRISTIE'S Georges Seurat, Paysage et personnages (La jupe rose), 1884. CHRISTIE'S
Georges Seurat, Paysage et personnages (La jupe rose), 1884. CHRISTIE'S
Georges Seurat, Paysage et personnages (La jupe rose), 1884. Christie’s

Due studi realizzati da Georges Seurat, conservati in mani private per almeno un secolo, sono presentati in asta da Christie’s in occasione della 20th century art evening sale programmata per l’13 maggio a New York.

Paysage et personnages (La jupe rose) del 1884 e Le Saint-Cyrien (1884) di Georges Seurat sono stimati per una cifra complessiva di $10–15 milioni.

Le opere presentano in modo manifesto il riconoscibile stile puntinista dell’artista, per cui possiamo considerarli precursori della celebre A Sunday on La Grande Jatte (1884-86). E del famoso dipinto di Seurat ritroviamo difatti anche l’atmosfera e i temi: il prato, gli alberi, il tramonto, l’acqua all’orizzonte, i personaggi assorti.

I due studi vengono ora venduti dai parenti di Robert Treat Paine II, collezionista e filantropo con sede a Boston, che ha collezionato opere d’arte impressionista e moderna – tra cui opere di Monet, Degas e van Gogh – che in seguito ha donato al Museum of Fine Arts di Boston. È un discendente di Robert T. Paine I, politico americano e firmatario della Dichiarazione di indipendenza.

Non sono molte le opere di questo tipo ad essere sfuggite, si fa per dire, a questa sorte museale. Secondo Christie più della metà degli studi sull’olio che Seurat ha prodotto per La Grande Jatte appartengono alle collezioni di importanti musei quali l’Art Institute of Chicago, il Metropolitan Museum of Art di New York, il Musée d’Orsay di Parigi e la National Gallery di Londra. Una rarità, dunque, il loro passaggio all’incanto.

Ma come ci sono arrivati dunque?

i pannelli sono rimasti in possesso dell’artista fino alla sua morte nel 1890. Paysage et personnages (La jupe rose) viene in seguito acquistato dal pittore belga Jean de Greef, per poi essere ceduto al poeta simbolista e mercante d’arte Charles Vignier. Allo stesso modo, Le Saint-Cyrine è passato dalla tenuta di Seurat al pittore Henri-Edmond Cross, che in seguito lo ha ceduto al critico d’arte francese Félix Fénéon.

Paine riunisce infine i due studi nel 1929, quando li acquista da un mercante d’arte americano.

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