Laurence des Cars è presidente del Musée d’Orsay. In precedenza ha diretto il Musée de l’Orangerie ed è stata direttrice scientifica dell’agenzia France-Muséums
Se al Musée du Louvre fosse nominato – è un esempio – un direttore cieco, questo dato finirebbe in tutti i titoli dei media. Stessa cosa, probabilissimamente – è ancora un esempio -, se il prescelto fosse un ragazzo di 20 anni. O se fosse una signora, madre di 28 figli. Tutti casi particolari, estremi, che meriterebbero attenzione e sottolineatura. Quello che dovrebbe far riflettere è che oggi, a dominare gli annunci, in questo caso realissimi, è il fatto che il nuovo direttore sia una DONNA. “Louvre Gets Its First Female Leader in 228 Years”, citiamo per tutti l’autorevolissimo – e correttissimo – New York Times. Imitato da tutti gli organi di informazione che siamo riusciti a controllare.
Cose che dovrebbero far riflettere soprattutto quanti ancora oggi sono in prima linea nella battaglia di genere. La donna, solo per il fatto di essere donna, consegnata alle categorie “anomale”, quindi meritevoli di sottolineatura. È inutile dire che nessuno avrebbe mai titolato se il Louvre avesse scelto il suo venticinquesimo – a spanne – direttore uomo. Viene da pensare che le citate battaglie, piuttosto che spingere verso un equilibrio nelle scelte, non facciano altro che rimarcare un gap storicamente pesante, ma che il fisiologico progredire delle dinamiche sociali sta da tempo colmando.
In ambito museale, peraltro, la sperequazione è tutt’altro che visibile: per guardare all’Italia, sono donne – ma, vivaddio, sono brave e meritevoli – le direttrici della Galleria Nazionale di Roma, dei potentissimi Musei Civici di Venezia, della Guggenheim Collection, sempre a Venezia, del Castello di Rivoli. E poi del Museo del 900 di Milano, della Galleria Estense di Modena, del Centro Pecci di Prato, di Palazzo Barberini a Roma. È donna la direttrice dei Musei Vaticani. E sono donne le due più importanti collezioniste d’arte italiane, fra le maggiori al mondo, Miuccia Prada e Patrizia Sandretto Re Rebaudengo. E potremmo continuare…
Venendo al dunque, Laurence des Cars ha un curriculum lungo un chilometro, al di là del genere. Attuale presidente del Musée d’Orsay, nella corsa alla presidenza/direzione del Louvre ha superato condidati come l’uscente Jean-Luc Martinez, il presidente del Musée Picasso Laurent Le Bon e il presidente del Musée Guimet Sophie Makariou. In precedenza Des Cars, che assumerà il nuovo incarico il 1 settembre, aveva diretto il Musée de l’Orangerie, ed era stata direttrice scientifica dell’agenzia France-Muséums, lavorando allo sviluppo del Louvre Abu Dhabi.