Il presepe di Varese è composto da quattordici statue in terracotta, opere attribuite a Silva e al Prestinari, con affreschi di Carlo Francesco Nuvolone
Un’occasione unica per ammirare da vicino un capolavoro solitamente chiuso al pubblico. Ovvero la terza cappella della Via sacra varesina, che custodisce al suo interno la rappresentazione della Nascita di Gesù. In occasione della festa dell’Epifania, apre eccezionalmente alle visite la cappella seicentesca del Sacro Monte di Varese, che ospita il presepe con le statue attribuite a Francesco Silva. Il classico presepe è composto da quattordici statue in terracotta, opere attribuite a Silva e al Prestinari, con Gesù Bambino posto su una vera mangiatoia in legno di castagno.
Gli affreschi alle pareti sono di Carlo Francesco Nuvolone (1658), autore anche del grande dipinto esterno purtroppo deterioratosi. E sostituito, nel 1983, dall’ampio murales di Renato Guttuso, raffigurante la Fuga in Egitto e che è stato recentemente restaurato.
L’eccezionale visita guidata del 6 gennaio è possibile grazie all’iniziativa di Archeologistics, realtà varesina impegnata nella valorizzazione dei beni culturali. Fondata nel 2004, progetta e realizza servizi di gestione museale, educazione al patrimonio, visite guidate e turismo culturale. In Lombardia opera in tutti i quattro siti Unesco Patrimonio dell’Umanità della provincia di Varese e collabora con le principali istituzioni del territorio e con il Ministero per i Beni Culturali. Fornisce consulenza per musei, monumenti e aree archeologiche, luoghi d’interesse storico-artistico e progetta percorsi per scuole e pubblico specialistico.