Jenna Gribbon, diventata nota grazie ai ritratti intimi della sua partner, entra a far parte della galleria David Kordansky di Los Angeles. Continuerà in ogni caso ad essere co-rappresentata da Massimo De Carlo e LGDR.
Jenna Gribbon è una delle pittrici figurative più in voga del momento. In particolare, ad attirare le attenzioni dei collezionisti sono i ritratti che l’artista fa della sua partner, la musicista Mackenzie Scott. Nelle opere compare in situazioni intime, riflessive, introspettive. Spesso con un soprannome che è una sorta di nome d’arte: TORRES.
Gribbon la ritrae spesso in prospettive ravvicinate e ritagliate, creando ritratti che sono più simili alle immagini diaristiche viste sulle piattaforme dei social media rispetto alla ritrattistica tradizionale. Sono scorci su un’intimità che in altre forme non sarebbe rappresentabile.
Volevo realizzare dipinti che potessero provenire solo dalla prospettiva privilegiata, ravvicinata e incustodita di una relazione romantica. Vederla più e più volte produce una sensazione di familiarità e specificità. Non è più “il soggetto”, è se stessa.
Jenna Gribbon
L’ascesa di Gribbon sul mercato dell’arte nel 2022 ha subito una decisa accelerata. A gennaio una sua opera – What Am I Doing Here? I Should Ask You the Same (2022) – è stata esposta al Frick Museum di New York, accanto a un ritratto di Hans Holbien. Questo ottobre Gribbon è stata protagonista anche della sua prima personale in Italia, alla Collezione Maramotti di Reggio Emilia.
A giugno è entrata a fare parte della galleria LGDR di New York, che l’ha subito inclusa nello stand che ha presentato a Art Basel, Paris+. Un boost anche per il mercato di Gribbon, già piuttosto attivo anche in asta. Dal primo lavoro venduto da Phillips nel 2020 per circa 14 mila dollari i prezzi per i suoi dipinti sono aumentati. L’attuale record di 100.8 mila dollari appartiene a Pollyanna Wrestlers (2018), venduto sempre da Phillips nel maggio 2022. La stima era di 75 mila dollari.
A questi successi oggi si aggiunge anche l’ingresso nella David Kordansky di Los Angeles.