Print Friendly and PDF

Da Sotheby’s, l’incantesimo enigmatico di Vilhelm Hammershøi

Interior. The Music Room, Strandgade 30

Un dipinto di Vilhelm Hammershøi, rimasto appeso per oltre tre quarti di secolo proprio sulla parete della casa a Copenhagen che raffigura, andrà in asta da Sotheby’s a New York a maggio con una stima di 3 – 5 milioni di dollari

Vilhelm Hammershøi dipinge lavori dall’atmosfera rarefatta, silenziosa, angosciante. Descritto da un critico contemporaneo nel 1907 come “il più fermo e silenzioso” di tutti i pittori danesi, ha lanciato un incantesimo enigmatico sul pubblico per più di un secolo con la sua estetica moderna e senza tempo.

Insieme ad Anders Zorn è considerato il capostipite della moderna pittura scandinava. Ma a differenza del collega svedese, che prediligeva colori caldi, scene di genere e decorative, Hammershøi (1864–1916) sceglie «una pittura estremamente introspettiva, dai colori assai più tenui, che non aprono il pensiero alla gioia o al piacere, ma scendono lentamente nell’anima come residui di vecchi ricordi, vi s’insinuano e, come archetipi senza tempo, danno vita a una memoria condivisa in cui si specchia un intero popolo» scriveva Niccolò Lucarelli in un articolo su Artslife.

L’appartamento protagonista del dipinto che andrà in asta da Sotheby’s nella Modern Evening Auction del 16 maggio fu occupato dall’artista e dalla moglie Ida dal 1898 al 1908. Qui Hammershøi dipinse quelli che sono considerati i suoi quadri d’interni più importanti.

Passato all’asta nel 1944, “Interior. The Music Room, Strandgade 30” arriva sul mercato con una stima di 3 – 5 milioni di dollari. Se l’aggiudicazione dovesse avvicinarsi alla stima più alta, potrebbe arrivare in “zona record” (o almeno in “zona podio”). Il top price per l’artista è di 6.300.000 $ e appartiene a “Stue (Interior with an Oval Mirror)”, opera venduta da Christie’s nel 2022 nell’asta della collezione Bass (le prime sei aggiudicazioni in asta di Hammershøi  superano i 3 milioni di dollari, in fondo all’articolo leggi la classifica).

Il dipinto è stato esposto al di fuori della Scandinavia solo in un’occasione, come parte di una mostra monografica su Hammershøi che ha viaggiato da Copenhagen a Parigi e New York nel 1997-98. Dal 12 al 16 aprile, sarà in mostra da Sotheby’s a Londra, prima di volare a New York per l’asta di maggio.

Vilhelm Hammershøi’s Interior. The Music Room, Strandgade 30, hanging on the wall of the very room it depicts
Image © Iben Kaufmann

Per l’uso della luce, i toni tenui e la scelta dei soggetti Hammershøi è debitore a Vermeer: entrambi gli artisti prediligevano l’ambientazione di una stanza semplice con una fonte di luce indiretta, e Hammershøi si recò in Olanda nel 1887 dove avrebbe studiato l’opera di Vermeer quadri in prima persona.

“Interior. The Music Room, Strandgade 30” è stato dipinto nel 1907. La casa lo ispirava, era il suo palcoscenico, perfettamente illuminato, con ogni cosa al suo posto e scelta con cura. Quando si è trasferito in questo appartamento, Hammershøi ha fatto dipingere le pareti di un grigio freddo, che avrebbe assorbito e riflesso meglio la luce nordica che cercava di catturare. L’angolo del salotto visto nel dipinto riappare più volte nella sua opera, con e senza la moglie Ida, i mobili e gli arazzi riorganizzati per adattarsi a ogni composizione.

In una intervista del 1907, Hammershøi ha spiegato la sua preferenza nello sviluppo della struttura compositiva: «Ciò che mi fa scegliere un motivo sono… le linee, quello che mi piace chiamare l’atteggiamento architettonico nella foto. E poi la luce, naturalmente».

L’interesse di Hammershøi per la musica è ben noto. Lui e Ida ospitavano regolarmente serate di musica da camera nella loro casa. I due strumenti a corda, il violoncello e il violino, potrebbero essere appartenuti rispettivamente ai figli dell’amico, mecenate e biografo Alfred Bramsen, Henry e Karen. Il trio di strumenti – pianoforte, violoncello e violino – ozia in silenzio, i loro musicisti assenti, il loro mutismo amplifica il senso di silenziosità dell’interno che occupano.

La tavolozza grigia e il senso di solitudine hanno sorprendenti somiglianze con le opere di James McNeill Whistler che, esplorando anche l’interrelazione tra pittura e musica, intitolò i suoi dipinti ‘sinfonie’.

Strandgade 30, Copenhagen Image © Iben Kaufmann
Vilhelm Hammershøi in the courtyard outside Strandgade 30, with his wife Ida at the window

 

La Top Five di Vilhelm Hammershøi in asta

1)
Stue (Interior with an Oval Mirror) (1900)
Olio/tela, 55 x 46 cm
Prezzo di aggiudicazione: 6.300.000 $
Stima: 1.500.000 $ – 2.500.000 $
The Collection of Anne H. Bass
12/05/2022, Christie’s, New York

 


2)
Interior with woman at piano, Strandgade 30
(1901)
Olio/tela, 55,9 x 44,8 cm
Prezzo di aggiudicazione:  6.211.700 $
Stima: 2.500.000 $ – 3.500.000 $
Impressionist & Modern Art Evening Sale
14/11/2017, Sotheby’s, New York

3)
Interior, Strandgade 30 (1900)
Olio/tela, 52 x 45 cm
Prezzo di aggiudicazione: 4.646.344 $ (31.500.000 DKK )
Stima: 2.950.060 $ – 4.425.090 $ (20.000.000 DKK – 30.000.000 DKK )
Paintings, drawings and sculptures
26/11/2019, Bruun Rasmussen, Copenhagen

4)
Interior with an Easel, Bredgade 25 (1912)
Olio/tela, 78,5 x 70,3 cm
Prezzo di aggiudicazione:  5.037.500 $
Stima: 1.500.000 $ – 2.000.000 $
European Art: Part I
31/10/2018, Christie’s, New York, Stati Uniti

5)
Interior, Strandgade 30
Olio/tela, 51,5 x 56,5 cm
Prezzo di aggiudicazione: 3.174.863 $ (2.045.000 £ )
Stima: 1.086.750 $ – 1.397.250 $ (700.000 £ – 900.000 £ )
19th Century European Paintings
21/05/2015, Sotheby’s, Londra

 

 

www.sothebys.com

Commenta con Facebook