L’acquerello fu disegnato nel 1997 da un Thomas Taylor, giovane illustratore (come tutti) ignaro della fama che la saga di Harry Potter avrebbe ottenuto. Sotheby’s la porta in asta il 26 giugno a New York con la stima di 400-600 mila. Una valutazione che giustifica ambizioni da record per un oggetto inerente all’universo potteriano.
Un universo magico nato quasi trent’anni fa, ma che ancora non ha finito di espandersi, e forse non finirà mai di farlo. Harry Potter continua a esercitare un fascino irresistibile sugli appassionati, sensibili ad ogni piccola novità o notizia riguardante uno dei maghi più famosi della letteratura e del cinema. La più recente racconta che la saga ideata da J.K. Rowling sta per raggiungere una certa notorietà anche sul mercato dell’arte.
Merito di Sotheby’s, che il 26 giugno – nell’asta The Library of Dr. Rodney P. Swantko, una piccola e significativa biblioteca di letteratura inglese e americana del XIX e XX secolo – venderà l’ l’acquerello originale che Thomas Taylor dipinse per la copertina del primo libro della serie, Harry Potter e la pietra filosofale. La sua stima, 400-600 mila euro, se confermata in sede d’asta farà registrare l’aggiudicazione più alta di sempre per un qualsiasi oggetto legato al mondo di Harry Potter.
Il disegno raffigura Harry con la sciarpa giallorossa di Grifondoro, mentre sorpreso vede arrivare il treno che lo condurrà ad Hogwarts. Tutto attorno l’atmosfera fumosa e industriale di Londra, che tra poco si lascerà alle spalle. Un’immagine che oggi ci riporta indubbiamente all’immaginario della saga, ma che al tempo non è stata affatto facile immaginare. Soprattutto per Taylor, che nel 1997 aveva solo 23 anni lavorava in una libreria per bambini a Cambridge e si ritrovò quasi casualmente ad essere il primo illustratore a dare forma a un personaggio mai rappresentato e non ancora conosciuto.
L’incarico gli venne affidato da Barry Cunningham di Bloomsbury, che aveva pensato a un artista in erba per una autrice in erba, Rowling, che con quel romanzo faceva il suo debutto letterario. Così Taylor fu uno dei primi a immergersi nel mondo potteriano, ma soprattutto fu colui che si assunse, ancora non coscientemente, la responsabilità di dare un viso al ragazzo dai capelli scuri, occhiali rotondi e cicatrice a forma di saetta. Negli anni a venire, sarebbero state vendute infatti oltre 500 milioni di copie in tutto il mondo, i libri tradotti in 80 lingue e la serie divenuta un successo mondiale.
L’iconica illustrazione di Taylor – nel 2023 posta su una ristampa della prima edizione assoluta, che quell’anno compiva 25 anni – fu già offerta una volta in asta nel 2001, da Sotheby’s a Londra, quando ancora erano usciti solamente i primi quattro libri della serie. Harry Potter era in ogni caso già un fenomeno planetario e la stampa, stimata 20-25 mila sterline, fu venduta per 85.750 sterline, segnando un tempo il record d’asta per un oggetto inerente all’universo potteriano. Oggi, 20 anni dopo, la sensazione è che l’opera possa segnare un nuovo record, questa volta moltiplicando esponenzialmente la sua aggiudicazione.
Basti pensare che nel 2021, una prima edizione non firmata di Harry Potter e la Pietra Filosofale è stata venduta per 421 mila dollari da Heritage Auctions di Dallas, segnando l’attuale prezzo record mai raggiunto per un oggetto relativo alla serie di Harry Potter. I tempi, e i valori di mercato, sono dunque cambiati. Soprattutto se si tratta dell’iconica copertina, che la storia vuole sia stata dipinta da Taylor in soli due giorni, utilizzando acquerelli concentrati e una matita nera Karisma.