La più antica tavoletta di pietra con iscritti i Dieci Comandamenti è stata venduta per 5,04 milioni di dollari da Sotheby’s, a New York, il 18 dicembre 2024.
Dieci minuti di rilanci e offerte hanno preceduto l’aggiudicazione della più antica tavoletta di pietra con iscritti i Dieci Comandamenti, che un collezionista anonimo ha acquistato da Sotheby’s New York per più di cinque milioni di dollari. L’acquirente ha annunciato che donerà l’opera a un’istituzione israeliana.
ll prezioso manufatto, che ha moltiplicato la sua stima iniziale di 1-2 milioni di dollari, era già passato in asta nel 2016 all’Heritage Auctions di Beverly Hills, che l’aveva venduto per 850 mila dollari. All’epoca, la tavola era di proprietà del Living Torah Museum di New York, che ha insistito affinché l’acquirente esponesse il manufatto al pubblico in accordo con l’Israel Antiquities Authority, che aveva indicato il pezzo come “Tesoro nazionale”.
La tavoletta, che pesa più di 50 kg ed è alta 60 cm, risale alla tarda età romano-bizantina, intorno al 300-640 d.C., e. si ritiene che adornasse l’ingresso di una sinagoga che fu poi distrutta dai Romani o dai Crociati. Contiene 20 righe di scrittura paleoebraica, tra cui nove dei comandamenti comunemente presenti nel Libro dell’Esodo.
Tuttavia, la decima direttiva, quella che intima di non pronunciare il nome di Dio invano, è stata cambiata con l’indicazione di rivolgere le proprie preghiere al Monte Gerizim, un luogo sacro per i Samaritani, situato vicino a quella che oggi è la città palestinese di Nablus, nella Cisgiordania occupata.
La reliquia fu riscoperta nel 1913 durante gli scavi ferroviari vicino alla storica città palestinese di Yibna, che fu conquistata dalle forze britanniche nel 1917. La città fu poi spopolata durante la guerra arabo-israeliana del 1948, poco dopo la creazione di Israele. Ora ne rimane un “sito archeologico”, vicino a quella che oggi è la città di Yivne, fondata da Israele nel 1949.
Dopo la sua scoperta, le ricostruzioni indicano che la tavoletta è stata probabilmente acquisita da un uomo arabo, che l’ha esposta sul pavimento del suo cortile, dove si è parzialmente danneggiata. Nel 1943, fu acquisita da un certo Y. Kaplan, che scrisse un articolo accademico su di essa con l’archeologo di origine russa Yitzhak Ben-Zvi, che sarebbe poi divenuto il secondo presidente di Israele.
“Questa straordinaria tavoletta non è solo un manufatto storico di enorme importanza, ma un legame tangibile con le credenze che hanno contribuito a plasmare la civiltà occidentale“, ha affermato Richard Austin, responsabile globale di libri e manoscritti di Sotheby’s, in una dichiarazione.