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Da Art Basel: Vija Celmins alla Fondation Beyeler IMMAGINI E VIDEO

Vija Celmins, Fondation Beyeler, Riehen Vija Celmins, Fondation Beyeler, Riehen
Vija Celmins, Fondation Beyeler, Riehen
Vija Celmins, Fondation Beyeler, Riehen
La Fondation Beyeler dedica una grande personale alla Celmins, con circa 90 opere tra dipinti, disegni, sculture e stampe

È uno degli appuntamenti d’obbligo per il popolo dell’arte presente in Svizzera per la fiera Art Basel. Quest’estate, la Fondation Beyeler dedica una delle più esaustive mostre personali mai realizzate in Europa a Vija Celmins (Riga, 1938), figura centrale dell’arte americana del secondo Novecento. Con circa 90 opere tra dipinti, disegni, sculture e stampe, l’esposizione offre un viaggio immersivo nell’universo visivo e concettuale dell’artista. Capace di trasformare immagini di galassie, deserti, paesaggi lunari e superfici oceaniche in esperienze visive intense e contemplative.

 

Vija Celmins, Fondation Beyeler, Riehen
Vija Celmins, Fondation Beyeler, Riehen

Nata a Riga e rifugiatasi negli Stati Uniti con la famiglia alla fine degli anni Quaranta, Celmins ha vissuto e lavorato a Indianapolis, Los Angeles, New York e Long Island. Portando avanti nel tempo una produzione volutamente limitata e densissima, oggi contesa dalle più importanti collezioni pubbliche e private. Il percorso espositivo si apre con i dipinti degli anni Sessanta, in cui l’artista raffigura oggetti quotidiani – una lampada, un piatto, una stufa – con una gamma cromatica spenta, lontana dai toni accesi della pop art.

Tempo sospeso

Seguono opere legate all’immaginario bellico, tratte da immagini di guerra trovate su giornali e riviste. Dal 1968 in poi, Celmins si dedica quasi esclusivamente al disegno, lavorando su immagini della NASA, del deserto e del mare. Ogni soggetto viene trasfigurato in una superficie minuziosamente costruita a grafite o carboncino, in cui il tempo sembra sospeso. Tra le opere più emblematiche, anche To Fix an Image in Memory, un gruppo di sculture in cui undici pietre raccolte nel deserto sono accostate ai loro perfetti duplicati in bronzo dipinto.

 

Vija Celmins, Fondation Beyeler, Riehen
Vija Celmins, Fondation Beyeler, Riehen

Negli anni Novanta, l’artista si concentra su soggetti come ragnatele, copertine di libri, ceramiche antiche e superfici usurate, esplorando in modo poetico la fragilità e il passare del tempo. La mostra, curata da Theodora Vischer e James Lingwood, si conclude con le opere più recenti, grandi dipinti raffiguranti fiocchi di neve illuminati nella notte. Immagini rarefatte e silenziose che evocano un cosmo interiore, sospeso tra presenza e sparizione.

 

Vija Celmins

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