
Chanel alza il sipario sul suo lato più culturale. In occasione del centenario della maison in terra britannica, il marchio francese rafforza il suo impegno artistico con un’iniziativa ambiziosa: il lancio di Arts & Culture Magazine, una nuova pubblicazione che racconta cinque anni di collaborazioni tra Chanel, artisti e istituzioni culturali di tutto il mondo.
Dietro il progetto c’è il Culture Fund della maison, guidato da Yana Peel, direttrice globale per Arte, Cultura e Patrimonio. Il debutto della rivista non passa inosservato: fino al 28 giugno, Chanel ha trasformato il Foreign Exchange News di Bayswater, a Londra, in uno spazio immersivo dedicato alla cultura contemporanea.
Ma non è tutto. Il primo numero, Vol. 1, sarà distribuito in 20 librerie indipendenti tra le più iconiche del globo — da New York a Tokyo, da Milano a Città del Messico — con l’intento dichiarato di sostenere l’editoria indipendente e il pensiero creativo su scala globale.
Stampata su 250 pagine ricche di materiali e formati diversi, la rivista, oltre ai testi in inglese, raccoglie riflessioni inedite di artisti e pensatori contemporanei sul futuro della creatività, in un dialogo continuo tra arte, moda e cultura visiva.
La copertina? Una dichiarazione d’intenti. Protagonista è un busto del 1921 di Gabrielle Chanel, firmato dallo scultore Jacques Lipchitz, reinterpretato con un paio di occhiali da sole metallizzati della sfilata autunno 2002, immortalato dal fotografo Roe Ethridge.
Tra le immagini all’interno: una conchiglia dorata che custodisce perle e un flacone di Chanel N°5, un collage di leoni — omaggio velato al segno zodiacale di Coco — e molte altre visioni che mescolano il mondo reale e quello onirico, in pieno stile Chanel.
Il lancio editoriale coincide con una settimana di celebrazioni esclusive: una cena privata per cento ospiti e una performance di danza sotto un fondale scenico firmato Pablo Picasso, andata in scena al V&A East Storehouse, nel cuore del Queen Elizabeth Olympic Park.
“Tutto parte da Gabrielle” ha dichiarato Elizabeth Anglès d’Auriac, presidente di Chanel UK, a WWD. “Il Regno Unito conserva un posto speciale nella storia della maison: ancora oggi acquistiamo tweed e cashmere qui. Ma ciò che più conta è la connessione con il contesto locale. Creazione, creatività e artigianato sono il nostro passato, ma anche il nostro presente e, soprattutto, il nostro futuro”.













