
Prima della pausa estiva, Il Ponte Casa d’Aste propone tre vendite tra fine giugno e inizio luglio: dipinti e sculture del XIX e XX secolo, arti decorative e design del Novecento e arte orientale.
Il primo appuntamento, il 24 giugno, è dedicato a dipinti e sculture del XIX e XX secolo. Tra i pezzi più rilevanti spicca la Regata sul Canal Grande di Luigi Querena, con stima 90‑100 mila euro, seguita dalla Veduta di Quito di Ernest Charton de Tréville, stima 15‑20 mila euro. Tra i dipinti degli italiani attivi a Parigi, emergono la Ragazza con cane di Giovanni Boldini (12‑15 mila euro), due oli su tavola di Giuseppe De Nittis – Impressione del Vesuvio (12‑14 mila euro) e Campagna francese (10‑12 mila euro) – e tre opere di Federico Zandomeneghi, tra cui un pastello con stima 25‑28 mila euro. Completano la selezione una Etude de voiliers di Renoir, stima 30‑35 mila euro, e una scena urbana di Jules Chéret, stima 4‑5 mila euro.
Dal 25 al 27 giugno è in programma l’asta di arti decorative e design del Novecento. Tra i pezzi più importanti, il vaso a conchiglia di Hans Stoltenberg Lerche. Proveniente dalla Biennale di Venezia del 1912, è un esempio raro per qualità e valore. Di Gio Ponti, il vaso “Le passioni prigioniere” rappresenta un esempio significativo del gusto Art Déco italiano. Tra gli arredi, si segnalano una sedia di Carlo Mollino per Villa K2, un divano di Luigi Caccia Dominioni mai entrato in produzione e la celebre lampada “Mitragliera” di Franco Albini, simbolo della riflessione storica operata dal design. Compongono il catalogo anche due vasi di Tomaso Buzzi per Venini, ceramiche e vetri Art Nouveau e Art Déco, insieme a proposte di Gabriella Crespi, Nanda Vigo, Warren Platner.

Vaso a conchiglia. Esecuzione Fratelli Toso, Murano, 1912ca. Corpo a sezione schiacciata in vetro cristallo soffiato con filamenti verticali verdi e graniglia colorata, entrambi inclusi nella parete dell’oggetto. Filamenti cristallo applicati a caldo sulla parete dell’oggetto. Base in vetro cristallo con filamenti verdi inclusi. Firmato a punta “H. S. Lerche”. (cm 21,5×20,5).
Stima € 25.000 – 30.000
Infine, l’asta dell’1 luglio dedica un’intera sessione all’arte orientale. Il top lot è un paravento coreano chaekgeori attribuito a Yi Taek‑gyun, stima 15‑25 mila euro, un’opera unica che riporta alla luce un sigillo nascosto. Dal Gandhara arrivano una figura di Bodhisattva in scisto (15‑25 mila euro) e una testa analogica databile tra II e IV secolo. Dalla Cina provengono una coppia di vasi in giada nefrite verde spinacio (5‑8 mila euro), una tavolozza da studio in porcellana policroma (800‑1.000 euro) e una lepre in porcellana Kangxi con base in bronzo dorato (800‑1.200 euro). Dal Giappone, una rara armatura Do‑Maru (3‑3,5 mila euro) e un kabuto con mezzaluna dorata (2,6‑3 mila euro) completano la selezione.
I tre appuntamenti offrono una panoramica completa su periodi, stili e culture diverse: dai grandi maestri della pittura europea ai pezzi iconici del design italiano, fino a manufatti asiatici di straordinaria rarità. Quasi una festa di saluto tra la casa d’aste, i collezionisti e tutti gli appassionati, prima che l’estate metta meritatamente in pausa gli incanti.

Stima € 15.000 – 25.000













