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Nasce ad Arles la Fondation Bustamante: apertura nel 2026

The future Fondation Bustamante, Arles and Jean-Marc Bustamante, 2019 © Hervé Hôte. © Mark Lyon
La futura Fondation Bustamante ad Arles e Jean-Marc Bustamante, 2019. © Hervé Hôte. © Mark Lyon
Un luogo dove arte, educazione e visione si incontrano. L’artista francese Jean-Marc Bustamante, figura chiave della scena contemporanea internazionale dagli anni ’70, annuncia l’apertura della Fondation Bustamante nell’estate del 2026. La sede? Un’ex chiesa medievale nel cuore pulsante di Arles, trasformata in centro culturale d’avanguardia.

Bustamanteprotagonista della Biennale di Venezia (2003), di tre edizioni della Documenta e già direttore dell’École des Beaux-Arts di Parigi – torna così in una città che ha segnato i suoi esordi: nel 1973 fu tra i primi artisti invitati alle Rencontres d’Arles, esordendo con una mostra al Musée Réattu. Oggi, cinquant’anni dopo, rinnova quel legame con un progetto ambizioso e personale, che porta la sua firma dalla visione alla direzione artistica.

La Fondation si articola intorno a tre pilastri fondamentali: conservare e valorizzare l’opera dell’artista, raccogliendo i suoi archivi e rendendoli accessibili a studiosi, appassionati e pubblico internazionale; sostenere la creazione contemporanea attraverso un programma espositivo audace e inclusivo (ogni stagione presenterà opere di artisti affermati ed emergenti, esplorando linguaggi diversi – dalla videoarte alla scultura, dalla musica alla pittura); investire nella formazione con masterclass, conferenze e simposi condotti da Bustamante e ospiti internazionali, in dialogo diretto con la comunità locale. Un’idea di cultura, quindi, come pratica condivisa e continua.

Mettere gli artisti al primo posto è oggi più che mai un’urgenza”, dichiara Bustamante. “Questa fondazione nasce dal bisogno di offrire tempo, libertà e spazi adeguati alla creazione, al di fuori delle logiche del mercato e dell’accelerazione sistemica”.
La sede della fondazione sarà la suggestiva Chiesa di Sainte-Croix, edificio romanico del XII secolo. Dopo anni di abbandono e interventi poco rispettosi, sarà riportata al suo splendore grazie al restauro curato dall’architetto e designer Charles Zana. Il progetto mira a un equilibrio tra memoria storica e funzionalità contemporanea: tre piani di spazi espositivi flessibili, una biblioteca, una boutique con edizioni d’artista, e un caffè conviviale per accogliere il pubblico.

L’intero edificio sarà accessibile e sostenibile, in linea con gli standard ambientali della città di Arles. Alla direzione dei lavori, Eric Perez, già responsabile di progetti culturali iconici come la LUMA Tower.

La Fondation Bustamante si distingue per un modello di governance raro: sarà diretta dallo stesso artista, affiancato da un consiglio consultivo composto da curatori, direttori di museo, artisti e accademici. Un organismo multidisciplinare e intergenerazionale che garantirà indipendenza, pluralismo e coerenza artistica.

Il sindaco Patrick de Carolis saluta con entusiasmo l’iniziativa: “Jean-Marc Bustamante ha scelto Arles, capitale dell’arte, per piantare le radici della sua fondazione. È una scelta che ci onora e che arricchisce profondamente il nostro paesaggio culturale. La sua visione coincide con la nostra: arte accessibile, cultura come bene comune”

Con la sua apertura, la Fondation Bustamante si unirà ad altre istituzioni di spicco – dalla Fondation Vincent Van Gogh alla LUMA – consolidando Arles come nuova mecca della cultura contemporanea in Europa.

Classe 1952, Bustamante vive e lavora tra Parigi e Ginevra. La sua ricerca, iniziata nella fotografia, ha progressivamente abbracciato scultura, pittura e installazione. Il suo linguaggio visivo indaga i rapporti tra immagine, spazio e materia, fondendo rigore formale e apertura poetica. Le sue opere, spesso in grande formato e prive di figure umane, riflettono una riflessione profonda sull’atto del vedere. Negli anni ’90, ha dato vita a una pratica artistica ibrida, che sfuma i confini tra astrazione e realtà. Esposto in istituzioni di riferimento – dalla Kunsthalle di Berna alla Kunsthaus di Bregenz, da Villa Medici al Van Abbemuseum – Bustamante ha segnato in modo indelebile l’arte europea degli ultimi decenni. Nel 2026, il Ludwig Museum Koblenz gli dedicherà una grande retrospettiva, a conferma della centralità del suo lavoro nel panorama internazionale.

Con la Fondation Bustamante, Jean-Marc Bustamante non inaugura solo un nuovo spazio espositivo, ma costruisce un laboratorio di idee. In un mondo che consuma immagini a velocità vertiginosa, la fondazione si propone come un luogo di resistenza poetica e intellettuale. E Arles, ancora una volta, si conferma città capace di attrarre visioni e restituirle al mondo.

 

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