
Superata la metà dell’anno, le poche settimane in cui tutto si ferma lasciano spazio a qualche riflessione sull’andamento delle case d’asta in Italia. Posta la fluidità di ogni sistema, il mercato dell’arte sembra stare attraversando una cornice di significativa metamorfosi. In un contesto dove i collezionisti sono restii ad acquistare opere di primissima fascia e le maison timorose a proporle, i meccanismi sembrano starsi riconfigurando secondo logiche meno calcolatorie del passato. Pochi acquisti come investimento o esperimenti, ma proposte calibrate sul pubblico e acquisti motivati da serio interesse personale o artistico. Acume a cui s’accompagna anche un aumento dei volumi e delle tipologie di vendita, nell’ottica di provare a compensare ciò che si lascia indietro con la mancanza di lotti giganti. Che poi, a ben guardare, qualche grande colpo è stato battuto.
Vediamo nel dettaglio come sono andate le singole realtà. Ecco in sintesi il primo semestre 2025 di Wannenes, attraverso le parole della casa d’aste stessa.
Qual è stato il fatturato del primo semestre 2025?
€ 14.814.831
Quali sono stati i tre top lot?
TOILETTE IN BRONZO DORATO, XX SECOLO
€ 437.650

ANELLO IN PLATINO, RUBINO E DIAMANTI
€ 404.250

Bahman Mohasses
Senza titolo, 1981
€ 275.150

Quali sono le aspettative per il secondo semestre 2025?
Il secondo semestre si presenta particolarmente interessante e intenso. Partiremo a settembre con due cataloghi dedicati ad altrettante collezioni e con il primo appuntamento sui Vini che saranno protagonisti anche di una seconda asta a dicembre.
La stagione proseguirà poi passando sotto il martello un’importate collezione privata di maioliche rinascimentali, per arrivare al calendario canonico tra novembre e dicembre che coinvolgerà tutti i nostri dipartimenti a cui si aggiungerà una single owner sale dedicata agli arredi di un nobile palazzo italiano













