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Praga cambia volto, tra storia, design e gentrificazione

Rendering del Porgetto. Credits: Heatherwick Studio
Rendering del Progetto Savarin del Crestyl Group per Praga. Credits: Heatherwick Studio
Il cuore di Praga sta per cambiare volto. Il progetto Savarin del Crestyl Group ha ricevuto l’ok definitivo alla zonizzazione, aprendo la strada alla trasformazione di un isolato storico vicino a Piazza Venceslao. Firmato dal celebre Thomas Heatherwick e dal suo Heatherwick Studio di Londra, sarà il primo progetto dello studio nell’Europa continentale.

“Savarin è esattamente ciò per cui Crestyl è nata: rispettare la storia della città pur plasmando con audacia il suo futuro urbano”, ha dichiarato Omar Koleilat, co-fondatore di Crestyl Group. L’idea è ambiziosa: aprire un cortile precedentemente chiuso, fondere architettura barocca restaurata con nuovi spazi pubblici, giardini, ristoranti e luoghi culturali, rendendo la zona un punto di riferimento europeo per design, cultura e comunità.

Heatherwick stesso spiega: “Abbiamo sentito una profonda responsabilità nel lavorare su un sito così significativo. Il progetto affonda le radici nei dettagli e nell’artigianato della città, creando al contempo spazi pubblici vivi, aperti e generosi”.

Savarin non sarà solo un luogo estetico: collegherà Piazza Venceslao con le vie Na Příkopě, Jindřišská e Panská attraverso passaggi pubblici, giardini pensili e terrazze panoramiche. Tra le novità previste, una sala gastronomica in stile Time Out Market, nuovi ingressi della metropolitana, spazi culturali e ricreativi. La prima fase, già completata nel 2024, ha visto la ristrutturazione del Palazzo barocco Savarin e il restauro di sculture originali di Ignaz František Platzer.

Tuttavia, dietro l’entusiasmo per il design visionario e la valorizzazione del patrimonio, il progetto non può essere dissociato dal contesto più ampio della gentrificazione urbana. Quartieri come Žižkov e Karlín a Praga hanno visto negli ultimi anni un aumento vertiginoso dei prezzi immobiliari, un afflusso di nomadi digitali e lavoratori stranieri, e la trasformazione di spazi culturali in hub commerciali.

In Europa, la gentrificazione nei contesti culturali è strettamente legata al turismo e alla valorizzazione dei centri storici. Prendiamo Coimbra: la città universitaria ospiterà nel 2028 la Manifesta 17, la biennale nomade europea. L’evento rappresenta un’occasione di sviluppo culturale e urbano, ma si inserisce in uno scenario già segnato da pratiche di “revive”, come la trasformazione dell’ex Monastero di Santa Clara-a-Nova in un hotel di lusso per 50 anni. Allo stesso modo, città come Lisbona, Porto, Firenze e Venezia vedono i loro centri storici sempre più “museificati”: il patrimonio artistico diventa attrazione turistica, i residenti originari vengono allontanati e il commercio locale sostituito da attività orientate ai visitatori.

La sfida per Savarin sarà quindi non solo estetica e architettonica, ma anche sociale e culturale: valorizzare la città senza privatizzarla, creando spazi pubblici accessibili e sostenibili per la comunità locale. Il completamento del progetto è previsto per il 2029, e già si prevede che Savarin diventerà un simbolo di come l’architettura visionaria possa dialogare con la storia, pur restando al centro di un dibattito urbano globale sulla gentrificazione e sul diritto alla città.

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