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“100 giorni”: Massimo Bartolini a San Carlo di Cremona

Massimo Bartolini 100 Giorni, 2025 Luminarie e Neon Luminarie: 600 x 600 x 2100 cm Neon: 225 x 50 cm Edizione Unica Courtesy San Carlo Cremona e l’artista. Con il contributo di MASSIMODECARLO. Ph: Form Group - Andrea Rossetti
Massimo Bartolini, 100 Giorni, 2025, Luminarie e Neon. Edizione Unica. Courtesy San Carlo Cremona e l’artista. Con il contributo di MASSIMODECARLO. Ph: Form Group – Andrea Rossetti
Dal 20 settembre 2025 al 16 gennaio 2026 la chiesa sconsacrata di San Carlo a Cremona ospita “100 Giorni”, un progetto site-specific di Massimo Bartolini. L’iniziativa è parte dell’attività espositiva di San Carlo, spazio d’arte contemporanea promosso da Lorenzo Spinelli e Form. The Creative Group, che si propone come luogo di ricerca e sperimentazione.

L’intervento di Bartolini utilizza la navata dell’ex chiesa come contesto per una riflessione su luce, visione e memoria, temi ricorrenti nel lavoro dell’artista toscano. L’allestimento si articola in due elementi principali: all’ingresso, una luminaria di grandi dimensioni, spenta, costruita con geometrie modulari; sul retro dell’altare, un neon rosso che illumina due scritte murali rinvenute in passato nel carcere di Cremona.

L’opera con la luminaria segna la seconda occasione in cui Bartolini lavora con queste strutture decorative tipiche delle feste religiose e civili del Sud Italia. Mostrata priva della sua funzione primaria – la luce – la luminaria viene presentata come un’intelaiatura essenziale, che trasforma lo spazio in un ambiente sospeso, in bilico tra attesa e conclusione. Il neon rosso collocato dietro l’altare, invece, restituisce visibilità a parole tracciate in un contesto di isolamento, trasformandole in segno pubblico e luminoso. Il percorso espositivo mette così in relazione due dimensioni opposte: da un lato l’apparato collettivo della festa, privato della sua energia luminosa; dall’altro l’affermazione individuale che emerge dall’oscurità.

“100 Giorni” si configura come un passaggio tra due soglie, in cui la luce è sottratta a un dispositivo festivo e al tempo stesso restituita alla voce dell’individuo. La mostra si concentra sul contrasto tra visibile e invisibile, reale e simbolico, trasparenza e segreto.

Massimo Bartolini (Cecina, 1962) è uno tra gli artisti italiani più attivi sulla scena internazionale. La sua ricerca attraversa scultura, installazione, suono e performance, con progetti che spesso si traducono in ambienti immersivi. Nel 2024 ha rappresentato l’Italia alla Biennale di Venezia; nel 2013 era stato invitato nella stessa manifestazione, mentre nel 2012 ha preso parte a Documenta 13 a Kassel. Tra le sue mostre recenti figurano quelle al Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato (2022), alla Fondazione Merz di Torino (2017), alla South London Gallery (2010), al Palais de Tokyo di Parigi e al MAXXI di Roma

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