
La National Gallery amplia la sua rete di influencer. Dopo il successo del programma 200 Creators, lanciato nel 2024 per celebrare il bicentenario del museo, l’istituzione londinese apre una nuova call rivolta a chi produce contenuti online.
Lo scorso anno, il progetto aveva selezionato 200 creator, i cui contributi hanno raggiunto oltre 42 milioni di visualizzazioni e generato 2,2 milioni di interazioni sui social. Quest’anno la scala si riduce: saranno scelti 50 nuovi partecipanti, che avranno accesso a mostre in anteprima, workshop e momenti di apertura straordinaria della galleria per produrre contenuti in un contesto esclusivo. Le candidature rimarranno aperte fino al 31 agosto.
Il programma prevede inoltre quattro opportunità a pagamento: quattro dei creator selezionati riceveranno un compenso di 4.000 sterline per collaborazioni mirate, in continuità con il modello inaugurato lo scorso anno che aveva visto 20 dei 200 influencer diventare “Creative Collaborators”. I requisiti di partenza restano gli stessi: almeno 50.000 follower su YouTube, almeno 100.000 follower su Instagram, oppure almeno 50.000 follower su TikTok accompagnati da un milione di “like” totali. Ma Ellie Wyant, senior communications manager della National Gallery, invita a non scoraggiarsi: “Siamo entusiasti di incontrare nuove persone, anche con background o piattaforme diverse. Nel 2024 abbiamo accolto non solo esperti di storia dell’arte, ma anche fornai, ceramisti, comici e sarti”. I 50 selezionati saranno annunciati il 27 ottobre, durante un evento di lancio al museo.
Il modello ha attirato l’attenzione anche fuori Londra. “Ricevo email settimanali da colleghi museali che vorrebbero replicare l’esperienza”, afferma Wyant. “200 Creators è stato possibile solo grazie alle risorse e all’occasione speciale del bicentenario, ma è incoraggiante che altre istituzioni lo guardino come fonte d’ispirazione”. La manager sta inoltre conducendo workshop dedicati alla collaborazione con gli influencer nei musei partner del Masterpiece Tour, iniziativa che porta capolavori della collezione londinese in tutta la Gran Bretagna. A settembre, il Sainsbury Centre for Visual Arts di Norwich ospiterà Le Petit Bras de la Seine à Argenteuil di Claude Monet (1872).
I creatori che hanno partecipato alla prima edizione del programma restano coinvolti come alumni, e per molti questa esperienza ha aperto nuove opportunità professionali. È il caso di Adeche Atelier — il duo creativo formato da Adwoa Botchey e Solomon Adebiyi — che dopo la collaborazione con la National Gallery è stato contattato dalla BBC, dalla Royal Academy of Arts e dal Fitzwilliam Museum di Cambridge. “È sorprendente che altre istituzioni si siano rivolte a noi grazie a questa esperienza”, racconta Adebiyi.
Con 200 Creators Network, la National Gallery continua così a sperimentare un modello di apertura al pubblico digitale, mettendo in dialogo le collezioni storiche con la creatività dei social media.













