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Premio Ermanno Casoli, in Polonia l’installazione dell’artista Cezary Poniatowski

Cezary Poniatowski, Inhalatorium, 2025, intervento site-specific. foto Alicja Kielan, courtesy Fondazione Ermanno Casoli Cezary Poniatowski, Inhalatorium, 2025, intervento site-specific. foto Alicja Kielan, courtesy Fondazione Ermanno Casoli
Cezary Poniatowski, Inhalatorium, 2025, intervento site-specific. foto Alicja Kielan, courtesy Fondazione Ermanno Casoli
Cezary Poniatowski, Inhalatorium, 2025, intervento site-specific. foto Alicja Kielan, courtesy Fondazione Ermanno Casoli
Poniatowski firma l’opera site-specific Inhalatorium per la XXIII edizione del premio, nello stabilimento di Jelcz-Laskowice

La Fondazione Ermanno Casoli presenta Inhalatorium, opera site-specific realizzata dall’artista polacco Cezary Poniatowski per la XXIII edizione del Premio Ermanno Casoli, a cura di Jakub Gawkowski e Marcello Smarrelli. L’installazione è stata inaugurata a giugno presso lo stabilimento di Elica Group Polska a Jelcz-Laskowice, in occasione del ventesimo anniversario dell’azienda, ed è visitabile su appuntamento.

Come da tradizione del Premio Ermanno Casoli, l’opera è nata dal coinvolgimento diretto dei dipendenti di Elica, trasformando lo stabilimento in un laboratorio creativo. Inhalatorium occupa un’area rialzata al centro della fabbrica, affacciata sulle linee di produzione, diventando non solo un intervento artistico ma anche uno spazio comune condiviso.

Il titolo rimanda agli storici sanatori della Bassa Slesia, dove la cura avveniva attraverso inalazioni saline: un richiamo al respiro come atto vitale, cura e circolazione. Al centro della scena, una figura antropomorfa in acciaio grezzo, che incarna l’aria e richiama la tensione tra artificiale e naturale, è circondata da elementi che evocano una fontana e da vegetazione, in un paesaggio ibrido tra fabbrica e dimensione fantastica.

 

Cezary Poniatowski, Inhalatorium, 2025, intervento site-specific. foto Alicja Kielan, courtesy Fondazione Ermanno Casoli
Cezary Poniatowski, Inhalatorium, 2025, intervento site-specific. foto Alicja Kielan, courtesy Fondazione Ermanno Casoli
Un dispositivo sociale

Secondo Smarrelli, Inhalatorium “non è un semplice oggetto da contemplare, ma un dispositivo che ridefinisce la dimensione sociale dell’azienda, rafforzando il senso di appartenenza”. L’opera è stata infatti attivata da workshop sul respiro rivolti ai dipendenti, in cui il tema centrale del progetto è diventato esperienza collettiva e pratica quotidiana.

Il Presidente di Elica Francesco Casoli ha sottolineato come il progetto testimoni “l’importanza di aprire i luoghi di lavoro al linguaggio universale dell’arte contemporanea”, mentre Poniatowski ha descritto l’esperienza come “un atelier temporaneo” dove il dialogo con le competenze tecniche dei lavoratori ha ampliato i confini della sua ricerca artistica.

Una tradizione rinnovata

L’iniziativa richiama le storiche collaborazioni tra artisti e industria in Polonia tra gli anni Sessanta e Settanta. Quando la fabbrica era anche luogo di immaginazione e sperimentazione. Un legame che oggi si rinnova con Elica, confermando la visione internazionale della Fondazione Ermanno Casoli.

Il progetto sarà presentato anche in Italia, il 29 settembre durante un talk organizzato dall’Istituto Polacco di Roma. L’iniziativa è realizzata con il supporto dell’Istituto Italiano di Cultura di Cracovia e dello stesso Istituto Polacco di Roma. A testimonianza della vitalità del dialogo culturale tra Italia e Polonia.

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