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“Sylvette” di Picasso: molto più di un ritratto

PABLO PICASSO 1881 – 1973
SYLVETTE
Stima: 12,000,000 – 18,000,000 USD
Painted metalHeight: 27 1/2 in.70 cm
Executed in 1954. PRICE REALIZED 13,605,000 USD

7 maggio 2013, New York

Il 7 maggio l‘arte moderna e gli impressionisti fanno tappa a New York per l’attesissima asta da Sotheby’s. Protagonisti assoluti di “Impressionist & Modern Art Evening SaleCézanne e Modigliani, presenti con due opere provenienti dalla Collezione di Alex & Elisabeth Lewyt: rispettivamente, Les Pommes (stimato $25-35milioni) e L’Amazzone (stimato $20-30milioni).

Tra gli highlights un paesaggio fauve di George Braque, un Pensatore di Auguste Rodin, e Trois femmes à table rouge, un’opera di Fernand Léger proveniente dalla collezione della cantante Madonna. Il ricavato di questo lotto sarà devoluto in beneficenza a favore di Ray of Light Foundation in Support of Girls’ Education Projects.
Accanto a queste, un’altra opera ambitissima è la scultura Sylvette di Pablo Picassostimata $12-18 milioni, che oggi  andremo a scoprire.

Pablo Picasso, Sylvette

Una  nuova musa
“C’est toi!”
– disse sfacciatamente Picasso quando la diciannovenne Sylvette David – sua vicina di casa a Vallauris – arrivò un giorno a casa dell’artista accompagnata da alcuni amici. Era la primavera del 1954, un periodo critico nella vita privata di Picasso (la sua compagna Françoise Gilot lo stava lasciando, stanca dei suoi continui tradimenti), e la giovane Sylvette stava diventando la sua nuova musa. Un’ossessione enfatizzata dal fatto che Sylvette era fidanzata e irraggiungibile. Iniziò così una serie di quasi quaranta dipinti e disegni e quattro sculture realizzati in poco più di due mesi. Tra queste l’opera presentata da Sotheby’s il prossimo 7 maggio.

Pablo Picasso, Portrait of Sylvette David, 1954, oil on canvas, The Art Institute of Chicago

Sculture in lastre di metallo: tutto partì da qui
Si tratta della più forte e dinamica interpretazione di un volto di donna. Picasso realizzò la scultura con una lastra di metallo che curvava e piegava con una certa facilità. Un’opera tridimensionale che vuole essere osservata da ogni angolo, offrendo una doppia interpretazione del viso della ragazza, ritratta con la sua bionda coda di cavallo e una maglietta a righe bianche e blu. Di tutte le quattro sculture dedicate a Sylvette, questa è l’opera più complessa. Essa appartiene alla prima fase di sculture in lastra di metallo, iniziata nel 1954 proprio con la testa di Sylvette. Le lastre usate in questo primo periodo sono sottili e hanno forme piegate. La superficie del metallo rimane liscia e non presenta ulteriori saldature di strisce di metallo, come accade invece nella seconda fase: qui la pittura lascia la precedenza alla composizione scultorea.

André Villiers, Picasso with “Sylvette”, 1954

Sylvette: molto più di un ritratto
Non si tratta di un semplice ritratto, ma della descrizione di un nuovo tipo di donna che si materializza in una serie di dipinti, disegni e sculture realizzate in pochissimo tempo. Sylvette seduta sulla poltrona. Sylvette di tre quarti. Sylvette di profilo. Vigorose geometrizzazioni del suo corpo, in tutta la grazia delle sue curve naturali, con le gambe più o meno distese. Sylvette a volte tozza e altre più magra e slanciata. Sylvette ostinata. Chiusa. Ironica. Assente. Il segreto della sua giovinezza è racchiuso in queste opere.

Denise Colomb, Sylvette David, Vallauris, 1954

Tra ideale e reltà
Nel breve periodo trascorso insieme, Picasso conobbe Sylvette solo attraverso l’arte, senza iniziare una relazione con la modella – come era abituato a fare con le altre . Si consolidò così nella sua mente l’ideale di Sylvette, “La ragazza con la coda di cavallo”, che spinse l’artista a rifiutare l’opportunità di dipingere Brigitte Bardot: aveva un look troppo simile alla sua modella originale. Ma quando Picasso incontrò nuovamente Sylvette diversi anni più tardi, invecchiata, quasi non la riconobbe. Per Picasso, la vera Sylvette resterà sempre la donna delle sue opere, quella creata da lui, l’emblema di un tipo di gioventù radiosa indelebile nei suoi ritratti, ma non nella vita reale. Ricordando la sua giovane musa, nel 1968 Picasso realizzò una scultura pubblica monumentale che fu installata nel campus della New York University di Manhattan.

Monumental Sylvette at New York University

Sylvette, l’emblema di una generazione
La serie dedicata a Sylvette aprì una nuova fase del percorso artistico di Picasso, consolidandosi come un’importante icona culturale degli anni ’50, una teen-ager del dopoguerra elevata all’arte più alta. Sylvette diventò l’emblema di un’intera generazione per cui il suo volto era ormai diventato familiare, con la sua pettinatura chiamata poi “à la Picasso”. Per la prima volta nel dopoguerra, un ritratto di Picasso diventava l’ideale di una nascente generazione.

Picasso and Sylvette David in 1954, photograph in Paris Match

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