Si è chiusa Art Basel, la fiera più glamour dell’arte contemporanea, con l’eclatante successo di Rudolf Stingel rappresentato dalla Galleria Massimo de Carlo. Complice forse la mostra a Palazzo Grassi, Untitled (Bolego), le sue 5 piccole tele realizzate nel 2006, sono state acquistate da un collezionista americano per circa 2M$. I grandi risultati alla Biennale di Venezia influiscono anche su Art Basel e si distinguono i nomi di Camille Henrot già Leone d’Argento, di Sara Sze, di Valentin Carron e Mark Manders.
Ma accanto ai nomi degli artisti di maggior richiamo, alla fiera più attesa dell’arte contemporanea non sono mancati i vip: più di 100 gli aerei privati atterrati nella sola giornata di martedì. Avvistato l’attore Leonardo di Caprio, l’ex calciatore Michael Ballack, l’editore svizzero Micheal Ringier, il rapper Stress. E ancora i grandi collezionisti come Estrellita Brodsky, lo svizzero Uli Sigg, Frank e Cheryl Cohen, Eli Broad, Ron Pizzuti, Howard Rachofsky, e Roman Abramovich.
Dal mondo dell’arte sono arrivati i direttori dei grandi musei del mondo: dal Museo d’Arte Moderna di San Francisco, Neal Benezra; Jeffrey Deitch del Museo d’Arte Contemporanea di Los Angeles; Udo Kittlemann della Nuova Galleria Nazionale di Berlino. E non mancano i grandi artisti come John Baldessarri, Walead Beshty, Martin Creed, Theaster Gates, Susan Hiller, Oscar Murillo, Rob Pruitt e David Zink Yi.
Al cocktail party e cena di mercoledì sera organizzata al Kunstmuseum di Basilea è stata presente tutta l’élite del mondo dell’arte: Peter Brand con Stephanie Seymour e i loro figli Peter Jr. ed Harry, Vito Schnabel, Larry Gagosian, Yvonne Forza Villareal, Alberto Mugrabi, Adam Weinber, Vladimir Restoin Roitfeld, e Richard Chang. La serata si è accesa con una vivace discussione tra Tina Brown, direttrice del Daily Beast, e l’artista Theaster Gates, a proposito dei suoi progetti di rinnovamento urbano nel centro di Chicago. Dopo una cena nel cortile del museo, per alcuni fortunati è stato possibile visitare la mostra dedicata a Picasso in compagnia dell’ospite d’onore Diana Picasso, la nipote dell’artista.
Col sorgere del sole i visitatori hanno aperto i portafogli e sulla scia del successo veneziano Camille Henrot, vincitrice del premio arte emergente di Art Basel, vende sei dei nove video “Grosse Fatigue” realizzati in edizione limitata a prezzi compresi tra i €30.000 e i €50.000. La Galleria londinese Victoria Miro incassa €32.000 per “Pile Standing (Cairn)”, una scultura di Sarah Sze. €140.000 invece per “Unfired Clay Figure” di Mark Manders, e €150.000 per una piccola pittura figurativa di Micheale Borremans dal titolo “The Well”.