1000 le opere proposte in asta la settimana scorsa a Londra tra Christie’s, Sotheby’s e Phillips de Pury, stimate circa £290 milioni di dollari, che non hanno spaventato nemmeno i collezionisti più impegnati nel grande tour-de-force di fiere e aste che da maggio ha assorbito le loro energie.
Dopo il clamoroso successo delle aste di New York, la frizzante Basilea che continua a dominare il mercato fieristico, è giunto il momento delle aste londinesi, che non hanno mancato a confermare la domanda per opere di grande qualità.
La settimana londinese era iniziata in un’atmosfera molto lenta e pacata con la Evening Sale di Sotheby’s il 26 giugno, che nonostante ciò ha realizzato un buon risultato entro le stime, pari a £69,3 milioni. Assieme alla Day Sale il totale è salito a £83 milioni, ben lontano dai £110 milioni di un anno fa, il risultato più alto in assoluto per il comparto in Europa. I ruoli si sono infatti invertiti quest’anno: Christie’s con i suoi £148 milioni delle aste del 27-28 giugno è ora al vertice in Europa.
Per quanto riguarda le percentuali di venduto, 87% per lotto sia da Christie’s che da Sotheby’s, 93% per valore da Sotheby’s e 98% da Christie’s.
Se da Sotheby’s è stato realizzato un solo record d’artista, Glenn Brown (£5m), da Christie’s sono saliti a 5, per Yves Klein (£23m), Jean-Michel Basquiat (£12,9m), David Altmejd, Marcel Broodthaers e Beatriz Milhazes.
Da Sotheby’s la mancanza di competizione tra sala e telefoni è stata in parte dovuta al fatto che i lotti più appetitosi erano coperti da garanzia. Tra cui il record di Glenn Brown; Study for Self-Portrait (1980) di Francis Bacon, venduto ad un singolo bidder al telefono al di sotto della stima minima per £4,5milioni; Untitled (687-4) di Gerhard Richter del 1989, venduto al telefono per £2,841,25. Ma anche da Christie’s non sono mancati i lotti garantiti, come Bacon, Richter, Lucian Freud e il monumentale Alexander Calder.
A chiusura della settimana londinese l’asta di Phillips de Pury del 28 giugno, che con un catalogo di soli 30 lotti (di cui due ritirati prima dell’asta) ha totalizzato £23,4 milioni, ben al di sopra della stima massima di 21m, con una percentuale di venduto dell’86% per lotto e del 98% per valore. Record per il dipinto a quattro mani di Basquiat e Warhol, e per la scultura di Wade Guyton.
In generale Klein, Bacon, Basquiat, Richter e Lichtenstein continuano a dominare il mercato all’incanto anche sulla piazza londinese, mentre si è registrata una naturale scarsità di offerta per Warhol perché al di fuori del suo continente, a discapito di una spinta su Hirst, vista la retrospettiva in corso alla Tate.
Il top lot per Sotheby’s è stata l’opera Warrior di Jean-Michel Basquiat, combattuto tra 4 bidders e aggiudicato infine a £5,585,250. Da Christie’s ha trionfato Yves Klein registrando il suo nuovo record a £23milioni con Le Rose du Bleu, seguito da Jean-Michel Basquiat a £12,9 milioni con Untitled del 1991, che ha ritoccato il proprio record dopo appena un mese. Top lot che coinvolge Basquiat pure da Phillips, sia con l’opera Irony of Negro Policeman battuta a £7.2m, sia con l’opera a quattro mani con Andy Warhol, Olympics del 1984, battuta a £6,761,250 triplicando la sua stima pre-vendita.
Per quanto riguarda il grande Francis Bacon, da Christie’s un suo studio per un autoritratto del 1964 ha rappresentato il lotto più conteso della serata, che ha realizzato £21,5 milioni dopo una lotta tra dealer al telefono con i propri clienti, vinto infine da van de Weghe. Questo dipinto di 60×55 inches era stato presentato con stima su richiesta, che alla fine si è rivelata sui £15-20 milioni, e con una third party guarantee, onde evitare di venir bruciato nuovamente, come nel 2008 nelle aste successive al collasso finanziario.
Sempre da Christie’s, un monumentale Abtraktes Bild di Gerhard Richter del 1989, Struktur 2, è stato aggiudicato alla stima massima a £12,6 milioni, mentre da Sotheby’s, un dipinto fotorealistico del 1995 intitolato Jerusalem è stato battuto a £4,2 milioni e Untitled, rimasto al di fuori dal mercato per quasi 20 anni, ha raggiunto i £2,8 milioni. Questi risultati, sempre a ridosso della stima minima pre-asta, dimostrano che il mercato di Richter è nella fase finale della sua grande esplosione, e i suoi prezzi iniziano a stabilizzarsi senza più oltrepassare le stime massime per cifre stratosferiche.
Molto aggressivo anche il catalogo di Phillips de Pury, che accanto ai nomi blue-chip non perde la sua vocazione per gli artisti più giovani. Nella Day Sale del 29 giugno infatti, 8 sono stati i nuovi record d’artista, molti dei quali ancora freschi dal punto di vista di mercato all’incanto.
Parliamo del giovane norvegese Matias Faldbakken, del Saatchiano Josh Smith, dell’ormai noto Tomas Saraceno, del georgiano Andro Wekua, del russo Igor Gusev, e di Giuseppe Gabellone.
Alla Evening Sale ottima performance per gli artisti di punta di Phillips, Tauba Auerbach, Wade Guyton e Adriana Varejao, che hanno polverizzato le stime di partenza.
Infine uno sguardo sull’arte italiana. Tra Sotheby’s e Christie’s 8 i Fontana proposti, due dei quali non hanno trovato un compratore, mentre gli altri hanno soddisfatto le stime pre-asta. Da Sotheby’s un Concetto Spaziale rosso a cinque tagli è stato battuto a £1,3 milioni, mentre un tre tagli è stato acquistato dalla galleria Nahmad per £517.250. Da Christie’s un Concetto Spaziale, Attese bianco a otto tagli è andato a £2,8 milioni, mentre uno più piccolo a tre tagli a £635mila.
Invenduta una Mappa di Boetti da Sotheby’s, mentre il giorno seguente da Christie’s un’altra Mappa ha sfiorato la stima minima a £880mila.
Buona performance per Michelangelo Pistoletto da Sotheby’s con Lei E Lui Con Gli Occhiali Neri (1970) venduto alla dealer Daniela Luxembourg per £481,250 oltre la stima massima, poco interesse per Cattelan con Sparky, venduto al di sotto della stima minima.