Luciano Ventrone è uno dei più affermati pittori iperrealisti nel panorama artistico internazionale. Nella sue tele non si esprimono solo forme perfette che madre natura ha donato all’uomo, ma una narrazione del vero e del bello letti attraverso la lente dello spirito umano. Chiunque davanti alle sue nature morte ha per un attimo avuto la sensazione di trovarsi dinnanzi ad oggetti veri e non a rappresentazioni su tela; talmente veri che, in taluni casi sembra quasi di percepirne l’odore dei mandaranci o viene quasi spontaneo cogliere le ciliegie dal contenitore dove si trovano adagiate.
Il grande critico Federico Zeri l’ha definito il “Caravaggio del ventesimo secolo”. Verissimo. Ma Luciano Ventrone è qualcos altro: è raffinato pittore dal tocco tanto efficace da far brillare di luce propria i suoi dipinti su tela. Nessuno come lui oggi riesce a giocare con le luci efficacemente da scomodare il “teatrale” Caravaggio.
“Lo studio della pittura non è la mera rappresentazione dell’oggetto ma è colore e luce: i giusti rapporti fra le due cose danno la forma nello spazio. Il soggetto non va visto come tale ma astrattamente”. Visione fotografica e giusto rapporto tra luce e colore sono elementi che contraddistinguono la sua maniera di narrare il vero, anche se nei ritratti di nudo si percepisce un qualcosa di inatteso: non mera rappresentazione plastica del corpo femminile nelle sue forme armoniose, ma forte sensibilità interiore cristallizzata sulla tela. In quel corpo spesso rappresentato di spalle nell’atto di torcersi ritroviamo L’odalisca di Jean-Auguste Dominique Ingres per la morbidezza della linea, dell’incarnato e per l’esaltazione del corpo scevro da richiami esplicitamente erotici; in Ventrone tuttavia lo scenario cambia, nessun riferimento ad una ambientazione ma quinte neutre che offrono ampio spazio al più grande apparato sensoriale di cui l’essere umano dispone: l’immaginazione.
Se siete a Londra dal 27 Novembre al 13 Dicembre 2014 avete l’occasione di ammirare (ed acquistare) una selezione delle sue opere allestite presso la Albemarle Gallery nella zona di Mayfair. Diciotto opere che suggeriscono una visione d’insieme di quell’attimo d’eternità fermato sulla tela come solo in uno scatto fotografico può accadere: “si può dipingere con la fotografia, e fotografare con la pittura” suggerisce Ventrone, come se l’arte, quella vera, non avesse bisogno di essere costretta in un recinto troppo definito. Un pittore come Luciano Ventrone che riesce a guardare come un fotografo, è un artista che vede il mondo che cambia avendo come strumenti cuore e pennello.
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INFORMAZIONI UTILI
Albemarle Gallery, 49 albemarle street, London W1S4JR, UK
mail: info@albemarlegallery.com
T: +44 (0)20 74991616
Apertura: Lun-Ven 10-18; Sab 10-16.