Print Friendly and PDF

Dipinti e ceramiche dei Piccaia a Milano per il Fuori Salone

Dipinti e ceramiche di Matteo e Giorgio Piccaia sono in mostra ai  Chiostri di San Barnaba, Società Umanitaria, a  Milano in occasione della Settimana Internazionale del Design (via San Barnaba 48). La mostra sarà visibile fino al 31 maggio.

IMG_3193

I Piccaia, Matteo e Giorgio, padre e figlio sono un duo artistico. Il titolo della mostra è #Water-Fish: l ’acqua è elemento binario, formato da due molecole di idrogeno e una d’ossigeno come duale è il rapporto aristico tra Matteo e Giorgio.

“Quest’elemento con le sue forme di vita – ci dice Giorgio – è fondamentale per l’alimentazione e la nutrizione. La nostra creatività è stimolo per promuovere un futuro sostenibile e un momento di riflessione che dia giusta importanza a questo elemento così conosciuto ma anche poco valutato. L’acqua è la base della vita e dell’esistenza dell’umanità. Ha un grande significato esoterico, siamo nati nell’acqua”.

Nelle due sale del ristorante caffè i Chiostri di San Barnaba all’interno dell’Umanitaria sono esposte opere selezionate da Paola Francavilla di Matteo e Giorgio Piccaia. Il padre Matteo presenta piccoli dipinti a olio, molto delicati, in due l’acqua è raffigurata in maniera astratta e molto colorata attraversata da flussi di luce. Il figlio Giorgio espone grandi quadri acrilici alcuni monocromatici e altri colorati che rappresentano il movimento liquido e delle ceramiche dove pesci stilizzati nuotano. (Info 00393357407666)

Matteo e Giorgio Piccaia presenteranno la mostra il 6 maggio alle 18,30 con il contributo di Flavia Scaletti di Banca Generali.

Matteo Piccaia (il padre) nasce in provincia di Venezia. Si interessa di disegno e di pittura sin da giovane. Dopo la seconda guerra mondiale ha vissuto in Francia e Svizzera per vent’anni. Dipinge dal 1940. Dino Buzzati l’ha definito “neo-figuratvo emblematico” (Corsera, 1971).
Giorgio Piccaia (il figlio) nasce a Ginevra . Studia architettura al Politecnico di Milano, è allievo di Corrado Levi. Tra il 1970 e il 1980 lavora in Polonia e in Italia con Jerzy Grotowski, un grande del teatro contemporaneo, e realizza performance e happening.

fuorisalone.it

Commenta con Facebook

leave a reply

*